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La presentazione ufficiale dalle ore 19 dell’8 marzo prossimo presso lo spazio “A Mare” di Fertilia in Via Pola. Nell’occasione saranno presenti gli autori del manufatto.

Fertilia (SS), 1 Mar 2022La brocca Dea Fertilia ambisce a diventare il souvenir di Fertilia, la borgata alle porte di Alghero, sorta per volontà del regime a seguito della bonifica della Nurra.

La Nurra è il territorio nella Sardegna occidentale compreso tra Alghero, Capo Caccia, Sassari. Stintino e Porto Torres. Al centro di quest’area sorge Fertilia, città di fondazione sorta nel 1936 per confermare la volontà del regime di imbrigliare e canalizzare le acque del Kalik, lo stagno che sorge alle spalle di Alghero, e organizzare e dividere il territorio in numerosi poderi da concedere alle famiglie provenienti dal ferrarese e dal veneto. Fertilia è una borgata che sorge in riva al mare, con alle spalle ciò che resta del Kalik, quinta fra le città di fondazione del periodo fascista (dopo Mussolinia, attuale Arborea, Littoria, oggi Latina, Sabaudia e Pontinia).

Fertilia è dunque una città nuova, fondata sull’acqua (la rada di Alghero su cui si affaccia) con alle spalle il territorio della Nurra, recuperato dalla palude del Kailk, con le sue acque dolci imbrigliate in razionali canali di irrigazione. Fertilia vede nell’acqua un suo fattore costituente, imprescindibile, più che mai fonte di vita, di crescita, di prosperità, di fertilità appunto. Dicono gli autori: “Abbiamo pensato ad un simbolo nuovo (per una città fondamentalmente nuova) che potesse rappresentare al meglio il borgo. E’ così nata l’idea di una brocca dalle sembianze umane, una sorta di dea (la Dea Fertilia) signora della vita, che porta e elargisce acqua.

Abbiamo pensato ad una sorta di mitologia inventata, una dea benigna che evoca dei simboli grafici ed architettonici di Fertilia (il mantello che la avvolge riporta alla base una plissettatura che ricorda la cadenza regolare dei portici di Via Pola, la via principale di Fertilia; i tratti del volto sono un riferimento ed un omaggio allo stile di Eugenio Tavolara, l’artista che contribuì a dare una forma contemporanea al classico artigianato sardo. Le scritte riportate sulla base della brocca utilizzano un carattere grafico derivato dalla scritta che campeggia sulla scuola elementare di Fertilia: un font di straordinaria contemporaneità.

La dea porta sul campo un vaso che contiene acqua: la forma è stilizzata, i tratti severi del volto trasmettono una sorta di orgoglio e di consapevolezza del ruolo imprescindibile che una donna svolge all’interno della società. Non è un caso che il giorno ufficiale di fondazione di Fertilia (8 marzo 1936) coincida con la festa della donna. Com

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