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Cdm approva il decreto festività. Green pass valido 6 mesi. Mascherine all’aperto.

Roma, 23 Dic 2021 - Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge con le nuove norme per arginare il contagio da Covid nelle festività. Lo si apprende da fonti di governo a riunione ancora in corso. 

Questa mattina a Palazzo Chigi si era tenuta una prima Cabina di regia presieduta da Mario Draghi in vista del Cdm. La riunione erq durata poco meno di due ore e vi avevano preso parte i capi delegazione di maggioranza, il capo del Cts Franco Locatelli e il presidente dell'Iss Franco Brusaferro.  Nel pomeriggio nuova cabina di regia, prima sul piano di recupero presieduta dal premier Mario Draghi e allargata a tutti i ministri più direttamente coinvolti, poi sulle nuove restrizioni anti-Covid.

Non passa l'idea di introdurre l'obbligo di vaccino per tutti i dipendenti della Pa. Lo si apprende da diverse fonti di governo, mentre è ancora in corso la riunione del Consiglio dei ministri. Perplessità sarebbero state espresse da diversi ministri, a partire da quelli del M5s, poi la decisione sarebbe stata unanime.

Il Green pass dovrebbe durare sei mesi dal primo febbraio: è quanto si era appreso da fonti di governo al termine della cabina di regia di questa mattina a Palazzo Chigi. Il tempo di durata del Green pass dunque passerà dagli attuali nove ai sei mesi.

Con ordinanza del ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Si attende però sul punto un approfondimento tecnico, che coinvolgerebbe anche l'Aifa. 

Secondo diverse fonti governative, le nuove misure per il contrasto al Covid prevedono l'obbligo di mascherina all'aperto in tutta Italia e Ffp2 in ambienti chiusi quali cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto. Questo l'orientamento che è emerso dalla cabina di regia per decidere la nuova stretta alla luce proprio dei dati sulla variante Omicron, anche perché molte regioni si sono già mosse da sole.

Secondo quanto sarebbe stato comunicato in cabina di regia, alla luce dei primi dati del flash surveys volto dall'Iss, la diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%.

A quanto si legge nella bozza del dl Festività, dal 30 dicembre e fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, "l'accesso alle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi o feste comunque denominate, aperti al pubblico, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario". L'accesso è consentito anche a chi abbia fatto due dosi di vaccino o sia guarito dal Covid e presenti l'esito negativo del test antigenico rapido o molecolare.

Dal 30 dicembre l'accesso a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò, sarà consentito solo a chi ha il super green pass, dunque solo ai vaccinati e ai guariti. È quanto prevede l'articolo 7 della bozza del decreto che introduce le misure per le festività. Dall'obbligo sono esclusi i minori di 12 anni e i soggetti esentati dalla campagna vaccinale.

Anche per assistere ad una partita di calcio o ad un incontro di basket o pallavolo sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, prevede la bozza del decreto con le misure per le festività in discussione al Cdm.

Fino alla fine dello stato di emergenza, si legge nel testo, per "gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso e all'aperto è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2". In stadi e palazzetti, così come in cinema e teatri, sale da concerto, locali con musica dal vivo all'aperto e al chiuso, è vietato il consumo di cibi e bevande.

Per contenere il Covid "gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera" effettuano, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia. Lo prevede la bozza del decreto per le festività. In caso di esito positivo al viaggiatore "si applica la misura dell'isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni, ove necessario presso i Covid Hotel, previa comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio in modo da garantire la sorveglianza sanitari per tutto il periodo necessario".

I controlli saranno effettuati dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante (Usmaf-Sasn) del ministero della salute mediante le risorse disponibili a legislazione vigente.

Per "assicurare l'individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole", il ministero della Difesa "assicura il supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test" per la ricerca del Covid e nelle operazioni di "analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari" presenti sul territorio. E' quanto prevede la bozza del decreto in discussione in Consiglio dei ministri nel quale è prevista una spesa di 9 milioni "per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività" per il 2022.

Slitta in Consiglio dei ministri l'obbligo di vaccino per i dipendenti della PA, un bacino di circa 950mila lavoratori considerando che l'obbligo è già scattato per chi opera nella sanità, nelle scuole e nelle forze dell'ordine, dunque il grosso del comparto. L'obbligo non è mai entrato nella bozza del dl, ma di fatto è stato il 'piatto forte' della cabina di regia di questa mattina, aggiornata al pomeriggio, tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza. Idea del presidente del Consiglio, a quanto apprende l'Adnkronos, era partire dall'obbligo nella PA, per poi estenderlo anche al settore privato, dunque a tutto il mondo del lavoro. Ma in questo si sono registrate posizioni differenti al tavolo di confronto, che ne ha discusso anche nel corso del Cdm.

La decisione, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti presenti al Consiglio dei ministri, è al momento rinviata, perché si ragiona sull'estensione all'intero mondo del lavoro, senza distinguo, un'ipotesi fortemente caldeggiata dal ministro Renato Brunetta in linea con quanto già avvenuto per il green pass.

Secondo quanto prevede la bozza di decreto anti Covid per le festività, per l'accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, sarà necessario avere la terza dose di vaccino fatta o due dosi di vaccino e un tampone antigenico rapido o molecolare.

Vengono prorogate a tutto il 2022 le misure che consentono anche alle farmacie di inoculare vaccini anti-Covid. E' quanto previsto dall'art. 9 del dl festività all'esame del Cdm. A tal fine, sono previsti "oneri quantificati complessivamente in euro 4.800.000,00".

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