Cagliari, 26 Ago 2021 - L'aeroporto di Kabul, preso d'assalto dagli afghani e dagli occidentali che vogliono lasciare il Paese, è stato colpito da una duplice violenta esplosione. Ci sono molti morti e feriti: i bilanci sono ancora provvisori. Tra i feriti tre marines statunitensi.
"Confermiamo che l'esplosione all'Abbey Gate è il risultato di un attacco complesso che ha colpito soldati e civili. Possiamo anche confermare almeno un'altra esplosione al Baron Hotel, o vicino, a poca distanza da Abbey Gate. Continueremo a dare aggiornamenti". Lo scrive su Twitter il portavoce del Pentagono, John Kirby.
Secondo il corrispondente del New York Times a Kabul, Fahim Abed ci sarebbero almeno quaranta morti e 120 feriti, il 60% dei quali in gravi condizioni.
La Reuters, citando un portavoce dei talebani precedentemente avevano parlato di 13 morti tra i quali ci sarebbero dei bambini.
Secondo l'agenzia russa Tass tra le vittime dell'attentato all'aeroporto di Kabul ci sarebbero anche militari statunitensi. Lo hanno comunicato - fa sapere l'agenzia russa - fonti locali all'emittente araba Al Hadath.
Il portavoce Zabihullah Mujahid ha detto che 52 persone sono rimaste ferite nelle due esplosioni vicino all'aeroporto di Kabul. Mujahid ha aggiunto che l'esplosione ha causato anche diversi morti. Lo riferisce l'emittente afghana Tolonews.
Sono 60 le persone rimaste ferite nelle esplosioni avvenute all'aeroporto di Kabul che sono state ricoverate nel locale ospedale di Emergency. Lo riferisce su Twitter l'Ong, spiegando che sei persone sono decedute durante il trasporto.
Nessun italiano è stato coinvolto nell'esplosione presso l'aeroporto di Kabul. La deflagrazione è avvenuta in un'area distante da dove stanno operando i militari italiani per le ultime fasi dell'operazione Aquila per l'evacuazione dei cittadini afghani. Lo si apprende dalla Difesa.
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Australia avevano avvertito poche ore prima i loro cittadini di allontanarsi dall'aeroporto a causa del pericolo di un imminente attentato dell'Isis.
Qualche ora prima, momenti di panico si sono avuti a bordo di un C130 dell'aeronautica italiana, dopo che i talebani hanno sparato colpi di mitragliatrice per disperdere la folla. La pilota, un capitano, ha effettuato manovre diversive per evitare di entrare nella linea di fuoco durante la fase di decollo dall'aeroporto di Kabul. Lo hanno spiegato fonti di intelligence, secondo cui nessun colpo è stato diretto verso l'aereo, su cui si trovavano i giornalisti e 98 civili afghani.
Secondo quanto hanno riferito le fonti, un pick up afgano equipaggiato con mitragliatrici e situato lontano dalla pista, ha sparato alcuni colpi di mitragliatrice calibro 14.5 in alto per disperdere la folla che stava pressando verso il gate. La pilota del C130 italiano ha quindi effettuato un decollo tattico per sottrarsi a una potenziale minaccia.
La minaccia di attentati e la decisione Usa di mantenere la data limite del 31 agosto ha dato una forte accelerazione verso la conclusione del ponte aereo per molti paesi europei. Se ieri la Germania aveva detto ufficialmente di voler concludere le operazioni domani, venerdì, secondo indiscrezioni riportate dai media internazionali i quattro voli di oggi potrebbero essere gli ultimi. Anche la Francia metterà fine ai voli per le evacuazioni da Kabul venerdì sera: lo ha detto parlando a radio Rtl il primo ministro francese Jean Castex. "Da domani sera non potremo più evacuare persone dall'aeroporto di Kabul" a causa del ritiro americano fissato al 31 agosto, ha affermato. La Francia ha fatto evacuare dall'Afghanistan oltre 2.000 afghani e un centinaio di francesi da quando sono iniziati i voli, la scorsa settimana.
Il governo olandese ha invece reso noto che interromperà oggi i voli, su richieste delle forze Usa, che devono completare le loro operazioni. "I Paesi Bassi sono stati informati oggi dagli Stati Uniti che devono partire e con ogni probabilità effettueranno gli ultimi voli entro oggi", hanno affermato i ministri degli Esteri e della Difesa olandesi in una lettera al Parlamento.
Anche la Polonia ha completato la sua missione di evacuazione da Kabul "per motivi di sicurezza", dopo aver trasportato più di 1.300 persone: lo hanno reso noto oggi le autorità polacche. "Più di 1.300 persone sono state trasportate in Polonia", ha detto ai giornalisti il viceministro degli Esteri Marcin Przydacz, sottolineando che la missione "organizzata per i polacchi e per i collaboratori dalla Polonia" si è conclusa "per motivi di sicurezza".
Conclusa anche la missione della Danimarca, mentre ieri era stato il Belgio ad annunciare lo stop.
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