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Il G7 sull’Afghanistan: Biden conferma il ritiro delle truppe a fine agosto.

Cagliari, 24 Ago 2021 - "È troppo presto per parlare dei rapporti futuri con i talebani", ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine della riunione del G7 che si è occupata proprio della crisi in Afghanistan. Michel ha tuttavia ribadito l'esigenza "di inclusività e garanzie per donne, ragazze e minoranze". 

"Al G7 siamo tutti d'accordo sulla necessità di garantire il libero accesso di aiuti umanitari, la lotta la terrorismo come priorità e la tutela dei diritti delle donne e delle minoranze".  Presente all'incontro anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha ringraziato - tra gli altri - l'Italia per "l'aiuto fornito per l'evacuazione di personale Ue" dall'Afghanistan. "Una tragedia per il popolo afghano e un passo indietro per tutta la comunità internazionale". Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito la situazione in Afghanistan. "Abbiamo parlato di evacuazione e aiuto umanitario immediato", ha spiegato von der Leyen, sottolineando la necessità di un "patto europeo per la gestione della migrazione".

"La gestione dei corridoi umanitari, per evitare che persone vulnerabili cadano nelle mani dei trafficanti, va fatta a livello globale" ha dichiarato la presidente von der Leyen che ha apprezzato l'impegno annunciato durante la riunione da parte di Canada e Gran Bretagna di accogliere oltre 20 mila persone ciascuno.

L'evoluzione della situazione in Afghanistan, gli aiuti umanitari, la gestione dei migranti e la lotta al terrorismo sono stati i punti al centro dell'intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi durante la riunione straordinaria del G7, in cui ha ringraziato "tutti coloro che stanno contribuendo ad assicurare il buon esito delle operazioni di evacuazione a Kabul, in particolare l'esercito americano, britannico e tedesco". L'obiettivo, ha detto Draghi, è riuscire a concludere in sicurezza queste operazioni entro fine agosto. Il presidente del Consiglio, in merito, ha sottolineato la necessità di "mantenere un canale di contatto anche dopo la scadenza del 31 agosto e la possibilità di transitare dall'Afghanistan in modo sicuro. "Inoltre, dobbiamo assicurare - sin da subito - che le organizzazioni internazionali abbiano accesso all'Afghanistan anche dopo questa scadenza".

È stato il primo ministro britannico ad aprire e chiudere oggi in veste di presidente di turno il video-vertice dei leader del G7 (per l'Italia, Mario Draghi) sul dossier afghano, convocato in formato straordinario dopo la presa di Kabul da parte dei Talebani seguita al ritiro dei residui contingenti dei Paesi Nato. Nel mezzo Johnson ha ceduto la parola ai vari colleghi, fino all'intervento più atteso, quello del presidente americano Joe Biden, durato non più di 7 minuti.

Al centro della discussione, il coordinamento delle evacuazioni degli stranieri e di parte degli afgani considerati maggiormente in pericolo (ex collaboratori della missione Nato in primis) entro il 31 agosto, nonché la questione delle misure diplomatiche da assumere per favorire la tutela dei civili e dei loro diritti nel Paese e quella dell'accesso degli aiuti umanitari. Appare invece ormai fuori portata l'ipotesi di un rinvio del ritiro dei militari incaricati in questi giorni di svolgere le operazioni di evacuazione dall'aeroporto di Kabul oltre la scadenza di fine mese già concordata a suo tempo da Washington con i Talebani: scadenza che Johnson, seguito a ruota dal presidente francese Emmanuel Macron e dai vertici Ue aveva suggerito di estendere, ma che Biden ha confermato.

Non consentiranno agli afghani di andar via. Accesso all'aeroporto solo ai cittadini stranieri. Donne a casa "per ora". Ecco alcuni dei punti principali affrontati durante la conferenza stampa del portavoce talebano Zabihullah Mujahid mentre sale la tensione per la crisi nel paese ed è conto alla rovescia sino al 31 agosto, con i cittadini afgani pronti a scappare, ammassati allo scalo di Kabul. E i leader del G7 che si riuniscono proprio oggi ipotizzando una proroga che però evidentemente non piace ai talebani. Questi ultimi vogliono che tutti i cittadini stranieri siano evacuati entro la scadenza del 31 agosto, aggiungendo che "non sono favorevoli" a consentire agli afgani di partire. Gli alleati degli Stati Uniti hanno già avvertito che non saranno in grado di evacuare tutti coloro che fuggono dai talebani entro il 31 agosto. L'avvertimento arriva mentre a un vertice del G7 il presidente Usa Joe Biden vuole proporre di ritardare il ritiro delle forze statunitensi oltre quella data. Zabihullah Mujahid esorta i cittadini afghani a tornare a casa e chiede agli Stati Uniti di non incoraggiarli a lasciare il paese. Suggerisce che alle donne non sarà impedito in modo permanente di andare a lavorare, dicendo che le autorità stanno cercando di elaborare una procedura in modo che possano tornare e sostenendo che non sono state rimosse o licenziate dal loro lavoro e che i loro stipendi saranno pagati. È meglio astenersi però per ragioni di sicurezza per "prevenire qualsiasi maltrattamento". Inoltre secondo il portavoce le ambasciate straniere sono state rassicurate della loro sicurezza, si esortano a non chiudere o interrompere il lavoro. Le scuole, le università e le madrasse, così come gli ospedali, il governo locale e le emittenti televisive e radiofoniche sono di nuovo operative, secondo i talebani.

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