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Coronavirus, In Italia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4.200 nuovi casi con 102.864 tamponi e 22 morti.

Roma, 9 Ago 201 – I dati del ministero della salute sulla pandemia in Italia. Oggi si registrano 4.200 nuovi casi con 102.864 tamponi (tasso di positività al 4%) e 22 morti. Ieri si sono registrati 5.735 casi con 203.511 tamponi (tasso a 2,8%) e 11 morti. 

In Emilia-Romagna 642 nuovi positivi e un decesso. In Toscana oggi si registrano 492 contagi e 3 decessi. Nel Lazio 474 nuovi contagi e 3 decessi. In Veneto 425 nuovi casi e 2 decessi. In Puglia 144 nuovi casi e un decesso. In Calabria 92 nuovi positivi e due decessi. In Piemonte 90 nuovi casi. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 46 nuovi casi di Covid-19. Contagi in calo in Abruzzo con 25 nuovi positivi. Sono 23 i nuovi casi Covid registrati in Valle d'Aosta rispetto all'ultimo bollettino del 6 agosto. In Trentino sono 16 i nuovi contagi. In Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 10 nuovi contagi.

Sono 300 le vittime del Covid in Italia negli ultimi 30 giorni, una media di dieci al giorno. Mentre i contagi sono stati 113.131, con un'età media scesa ormai a 27 anni. È quanto rileva l'Istituto Superiore di Sanità nel suo report periodico con i dati della sorveglianza integrata Covid. Sempre nell'ultimo mese si registrano 1.313 casi positivi tra gli operatori sanitari. I contagiati sono in misura maggiore maschi (il 53,2% dei casi, mentre osservando tutti i casi dall'inizio dell'epidemia le proporzioni si invertono, il 49% dei contagiato sono maschi), mentre i guariti sono 52.941 nei trenta giorni, meno della metà rispetto ai nuovi.

La quarta ondata sta frenando in Italia, con i nuovi casi quotidiani che tendono verso la stabilizzazione e, auspicabilmente, al calo. La variazione percentuale dei contagi in sette giorni, a ieri, è di poco superiore all'8%, quando il 22 luglio, il giorno finora di maggior incremento, era arrivata a superare il 115%: casi più che raddoppiati in una settimana. Da quel giorno l'aumento è andato scemando progressivamente, con alcune Regioni che sembrano aver scavallato ed essere già in fase discendente: il Lazio (-24% settimanale), le Province di Trento (-16%) e Bolzano (-4%), il Molise (-3%) la Liguria (-3%). Anche l'incidenza, dopo oltre un mese di aumento, è rimasta a livelli accettabili (poco meno di 70 casi per centomila abitanti). A preoccupare sono i ricoveri ordinari e le terapie intensive, cresciuti rispettivamente del 30% e del 35% nell'ultima settimana, pur rimanendo, anche in questo caso, su livelli imparagonabili a quelli delle scorse ondate. In alcune Regioni, però, si intravedono le soglie del 15% e del 10% di occupazione, che insieme all'incidenza sopra i 50 casi per centomila sono i requisiti che portano in zona gialla. La Sardegna, stando ai dati Agenas, ha già superato la quota del 10% di terapie intensive (a ieri sono l'11,2%), mentre i ricoveri ordinari sono ancora al 6,8%, lontani dalla soglia del 15%. L'incidenza è già da giallo, 143 casi per centomila. Rischia anche la Sicilia, che ha un'incidenza di 108 casi per centomila, il 7,4% di intensive e il 13,3% di ricoveri ordinari: potrebbero bastare pochi giorni di aumento per entrare in giallo, magari non questa settimana (i dati presi a riferimento dalla cabina di regia sono quelli del giovedì) ma la prossima. Quanto al Lazio, la regione con più rianimazioni e reparti ordinari occupati da pazienti Covid, la grande disponibilità di posti letto fa sì che i tassi di occupazione siano ancora ragionevolmente lontani dalla zona di rischio, il 5,7% e il 6,2%.

"Dal 16 agosto in avanti avremo 3 milioni di dosi in più rispetto a quello che pensavamo, grazie al lavoro del presidente Draghi con la Commissione Europea. Dal 16 a fine mese avremo quindi 10 milioni di dosi a livello nazionale che ci permetteranno di continuare con un ottimo passo. E' chiaro che ci vuole il convincimento e l'adesione da parte di tutti i cittadini. Da questo punto di vista la parte del leone la devono fare le famiglie". Lo ha detto il commissario per l'emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all'hub vaccinale di Senise, in Basilicata.

"Io cito i 28 bambini e ragazzi che purtroppo nel nostro Paese hanno perso la vita per Covid. Anche sotto i 12 anni purtroppo abbiamo assistito a casi a esito infausto". Ma gli studi di sperimentazione del vaccino contro il Covid per gli under 12 "sono in fase avanzatissima e i dati sono in valutazione presso le agenzie regolatorie Ema per l'Ue e Fda per gli Usa. Proprio perché è fondamentale coprire anche la fascia sotto i 12 anni d'età, l'American Academy of Pediatrics addirittura ha lanciato un appello perché la Fda acceleri il processo di revisione". A spiegarlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid, durante il suo intervenuto a 'L'Aria che tira - Estate'su La7. "I dati che abbiamo tra i 12 e i 18 anni sono particolarmente buoni, il 55% abbondante ha già ricevuto una dose, semmai va implementata la vaccinazione nella fascia 12-15 anni. Faccio un invito accorato ai genitori ad accompagnare i ragazzi. Gli studi sulla revisione dei vaccini per la fascia d'età sotto i 12 anni sono in fase avanzatissima e si vuole accelerare perché anche sotto questa età abbiamo assistito a casi infausti, non c'è limite alla morte da Covid. Ed è fondamentale che tutti gli operatori scolastici, insegnanti e non, si vaccinino". La paura degli effetti collaterali del vaccino Covid, ha aggiunto Locatelli, "è una paura immotivata, perché abbiamo tutte le evidenze che la vaccinazione in questa fascia d'età coni vaccini a mRna è assolutamente sicura, non provoca effetti collaterali rilevanti e protegge, oltre che dal rischio di complicanze fatali, anche dal rischio di sviluppare una patologia grave come la famosa sindrome multi-infiammatoria sistemica. Non sono pochi, sono nell'ordine di 300, i casi registrati in Italia di ricovero nelle strutture ospedaliere e addirittura nelle terapie intensive con una permanenza di parecchi giorni per questa complicanza".

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