Cagliari, 5 Lug 2021 - Papa Francesco ha trascorso la prima notte al Policlinico Gemelli di Roma dopo l'operazione chirurgica per stenosi diverticolare del sigma. Secondo quanto si apprende, il Papa ha reagito bene all'intervento condotto in anestesia generale. E ha trascorso una notte tranquilla. Le finestre della sezione del decimo piano dell'ospedale che ospita Francesco sono rimaste chiuse per tutta la notte. In uno dei parcheggi dell'ospedale romano, fotografi e cameramen, insieme ai giornalisti, hanno puntato lo sguardo verso le finestre per cogliere qualche segnale. Ma tutto è rimasto avvolto nel silenzio.
Prima notte di ricovero, decorso regolare Notte tranquilla per papa Francesco ricoverato al Policlinico Gemelli, la prima dopo l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto ieri sera, programmato per una stenosi diverticolare del sigma, e al quale il Pontefice "ha reagito bene", secondo il bollettino diffuso in tarda serata. Fonti ospedaliere riferiscono informalmente di un decorso post-operatorio regolare. Il Papa, stando alle previsioni, dovrebbe restare al Gemelli per almeno cinque giorni.
Ci sono due infermieri del Vaticano che assistono da ieri pomeriggio Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. Oltre al personale medico e infermieristico del Policlinico ci sono Massimiliano Strappetti, sanitario della Città del Vaticano, ed un altro infermiere di fiducia sempre del Vaticano. Al Gemelli è inoltre presente una rappresentanza della Gendarmeria Vaticana e un responsabile per la sicurezza che affianca la polizia di Stato.
"Il Papa, ricoverato nel pomeriggio al Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto in serata all'operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma", ha dichiarato il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, poco prima della mezzanotte. "Il Santo Padre ha reagito bene all'intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal Prof. Sergio Alfieri, con l'assistenza del Prof. Luigi Sofo, del dott. Antonio Tortorelli e della dott.ssa Roberta Menghi", aggiunge.
"L'anestesia - spiega in una nota - è stata condotta dal Prof. Massimo Antonelli, dalla Prof.ssa Liliana Sollazzi e dai dottori Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto ed il Prof. Roberto Bernabei".
Il Papa si era è recato nel pomeriggio presso l'ospedale per un intervento già programmato, per una stenosi diverticolare sintomatica del colon.
Poche ore prima Bergoglio era apparso, in buono stato di salute, alle tradizionali preghiere dell'Angelus, in piazza San Pietro: tra l'altro, dalla finestra del suo ufficio nel Palazzo Apostolico, Francesco ha annunciato che dal 12 al 15 settembre si recherà in Slovacchia e in Ungheria incontrerà anche Viktor Orban.
Erano da poco passate le 15.00 quando l'auto di Bergoglio, come di consueto, senza particolari segni di riconoscimento, ha lasciato il Pontefice all'ingresso della struttura ospedaliera del Gemelli. Con lui solo un ridottissimo seguito: soltanto l'autista e uno stretto collaboratore di Francesco. In quel momento, nessuno dei normali degenti del Gemelli si è accorto di qualcosa di particolare che stesse accadendo. Nessuno neanche della gran parte del personale del policlinico universitario - se non i medici direttamente coinvolti - era a conoscenza dell'intervento chirurgico cui doveva essere sottoposto il Papa.
Per la degenza al Gemelli, Francesco è stato sistemato al decimo piano del Policlinico universitario, negli stessi locali che in passato hanno già ospitato i ricoveri papali, come quelli di Giovanni Paolo II. Lo confermano all'Ansa fonti dell'ospedale.
"Santità, atterrato a Parigi per la Visita di Stato che mi accingo a iniziare nella vicina e amica Francia, ho appreso del suo ricovero al Policlinico Gemelli. L'affettuoso pensiero degli italiani tutti, di cui mi faccio interprete unendovi il mio personale, accompagna in queste ore Vostra Santità, unitamente ai più cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio a Papa Francesco.
Numerosi altri messaggi sono giunti da esponenti istituzionali e politici, dal presidente del Senato, Casellati, al presidente dell'Europarlamento, Sassoli.
La comunità diocesana di Roma è vicina "al nostro Vescovo Papa Francesco" e gli esprime "tutto il suo affetto e la sua devozione filiale in questo momento di malattia". "Tutto il popolo santo fedele di Dio che è in Roma, insieme ai cittadini e a tutti gli uomini di buona volontà, convivo senso di partecipazione e di prossimità al Santo Padre eleva preghiere e suppliche al Signore perché con l'aiuto della sua grazia, sostenga e consoli il nostro amato Vescovo durante la convalescenza post-operatoria", si legge in un comunicato del Vicariato di Roma. "Da tutta la comunità ecclesiale di Roma, insieme al Cardinale Vicario Angelo De Donatis e al consiglio episcopale, ai parroci, a tutti i vicari e collaboratori parrocchiali, ai religiosi, alle religiose, ai diaconi e ai seminaristi, da tuttala sua comunità romana l'augurio più sincero di una pronta guarigione!", aggiunge la nota.
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