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È morto Guglielmo Epifani. L’ex leader Cgil ed ex segretario Pd aveva 71 anni.

Roma, 7 Giu 2021 - È morto all'età di 71 anni l'ex leader della Cgil e ex segretario del Pd Guglielmo Epifani. Era ricoverato da diversi giorni. Attualmente era deputato di Liberi e Uguali.

Ex segretario generale della Cgil, dal 2002 al 2010, Epifani ha trascorso larghissima parte della sua vita nel sindacato. Era stato eletto in Parlamento, alla Camera, nella 17esima legislatura con il Pd e riconfermato a marzo 2018, con il simbolo di Leu.

Secondo quanto trapela, Epifani era stato colpito una settimana fa, circa, da un'embolia polmonare, dalla quale sembrava essere in ripresa. Ma il suo quadro clinico si è aggravato, fino a provocarne il decesso. "È una notizia drammatica, che ci è arrivata durante l'incontro.

È una giornata tristissima. Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie. Ricordo il ruolo fondamentale che ha avuto come leader Pd, in un momento difficile". Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, davanti al Nazareno, insieme ai leader di Cgil, Maurizio Landini Cisl, Sbarra e Uil, Bombardieri.

La morte di Guglielmo Epifani "è una pessima notizia, per la Cgil è una mancanza molto grave. Guglielmo ha dato la sua vita alla Cgil e al sindacato", afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.  "In questo momento - aggiunge Landini - siamo vicini alla moglie e vedremo come organizzare nel modo migliore un suo ricordo". "Il suo impegno, esperienza e storia rimarranno per sempre per la Cgil come esempio di cosa vuol dire essere un dirigente sindacale", conclude.

Nato a Roma nel 1950 da genitori di origine campana, nel 1973 si laureò all'Università La Sapienza di Roma in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff. Iscritto alla Cgil, nel 1990 entra nella segreteria confederale e nel 1993 sarà nominato segretario generale aggiunto da Bruno Trentin. È stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra. Vice di Sergio Cofferati dal 1994 al 2002, a seguito della conclusione del mandato di Cofferati, diviene segretario generale della CGIL fino al 2010.

Eletto deputato del Pd nel 2013, è stato presidente della Commissione Attività produttive nella XVII legislatura. In seguito alle dimissioni di Pier Luigi Bersani, l'11 maggio 2013 è stato nominato segretario reggente del Pd. Il 15 dicembre seguente viene sostituito da Matteo Renzi, eletto segretario alle primarie.

Il 25 febbraio 2017 prende parte alla scissione dell'ala sinistra del Partito Democratico, aderendo ad Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è candidato nella lista Liberi e Uguali e viene rieletto alla Camera.

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