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Coronavirus, da lunedì le nuove misure e fino a dopo Pasqua tutta Italia in zona rossa.

Roma, 12 Mar 2021 - Prima la riunione con gli enti locali, poi alle 11,30 il Consiglio dei ministri per il varo del nuovo decreto anti-Covid. All'incontro in videoconferenza tra governo-Regioni-Anci-Upi partecipano i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza. Presenti anche esponenti del Cts, Miozzo, Brusaferro e Locatelli. L'ipotesi, come annunciato dal ministro Speranza, è che tutte le zone gialle vengano portate in arancione. E poi c'è la necessità di rendere più tempestivo l'ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale" di Covid-19 "superiore a 250 casi su 100mila verranno inserite nell'area con le misure più severe.

"Subito dopo questo incontro ci sarà un Consiglio dei ministri, nel quale verrà approvato un decreto legge, e non un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm), per nuove misure anti-Covid. Il nuovo provvedimento, con ogni probabilità, entrerà in vigore dalla giornata di lunedì 15 marzo" ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, nel corso dell'incontro tra governo ed enti locali. "Il premier Draghi e questo governo - ha aggiunto - ritengono importante coinvolgere il Parlamento e avere un confronto con tutte le forze politiche.

Con il nuovo decreto legge per le regioni scatterà il rosso in automatico al superamento del rapporto 250/100.000. Le regioni arancioni hanno facoltà di mettere 'in rosso' le province o sub province che hanno incidenza di alto rischio contagio.  Le nuove misure restrittive saranno valide dal 15 marzo al 6 aprile in base a un decreto legge, secondo quanto trapela dalla riunione dei ministri con gli Enti locali.

"Nelle prossime settimane, dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione. Si rende più tempestivo l'ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale" di Covid-19 "superiore a 250 casi su 100 mila abitanti verranno inserite nell'area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del ministro della Salute". E' una delle proposte di nuove misure restrittive che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe presentato alle regioni. Viene prevista, inoltre, la facoltà per le regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile (3, 4 e 5 è zona rossa nazionale), nelle Regioni arancioni "è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno", tra le 5 e le 22, "e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". È quanto si legge nello schema di decreto legge sottoposto dal governo alle Regioni.  Lo spostamento non è consentito nelle zone rosse.

Dal 3 al 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa, compresi quindi i giorni di Pasqua e Pasquetta. È l'intenzione del governo secondo quanto emerge dalla riunione con Regioni ed Enti Locali, indicano fonti concordanti. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile, per le festività di Pasqua, "disponiamo di una zona rossa di carattere nazionale, naturalmente eccetto le regioni in zona bianca". Questa un delle proposte di nuove misure restrittive che il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe presentato alle regioni.

A certificare il nuovo peggioramento della situazione in tutto il paese sono i dati del monitoraggio settimanale e dal Consiglio dei ministri è attesa dunque l'ulteriore stretta, necessaria alla luce della crescita dei contagi dovuta alle varianti diffuse ormai in tutto il paese. Il tasso di positività nazionale è salito al 6,9% con 25.673 nuovi positivi, massimo dal 28 novembre.

Parlerà di vaccini, senza tacere il caso AstraZeneca, il premier Mario Draghi, nel suo intervento all'hub vaccinale di Fiumicino in programma nel pomeriggio alle 15. Ieri il presidente del Consiglio ha chiesto chiarimenti alla presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen e ne ha ricevuto rassicurazioni sulla "review", la procedura accelerata di verifica, avviata per verificare se c'è un nesso con i casi di trombosi registrati dopo alcune vaccinazioni. L'Italia continua a muoversi nel solco Ue: dopo lo stop a uno dei lotti di AstraZeneca deliberato dall'Aifa, il governo terrà conto degli approfondimenti in corso da parte dell'Ema prima di assumere altre decisioni. Il presidente del Consiglio, nel suo intervento pubblico sul tema dei vaccini invierà un messaggio di chiarezza.

Negli ultimi due giorni abbiamo somministrato circa 200 mila dosi ogni 24 ore". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il Ministro della Salute Roberto Speranza, durante l'incontro con le Regioni. "In Italia tutti i vaccini utilizzati sono efficaci e sicuri e il vaccino è l'arma fondamentale che abbiamo per superare questa fase" ha aggiunto.

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