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Coronavirus – Bozza Dpcm, cinema e teatri riaprono dal 27 marzo nelle zone gialle.

Roma, 27 Feb 2021 – A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. È quanto prevede una bozza del nuovo Dpcm.

Nella bozza del Dpcm inviato alle Regioni, il governo conferma l'apertura delle scuole superiori fino a un minimo di 50% in presenza, fino a un massimo del 75%. Ma fonti di governo puntualizzano all'Adnkronos che la questione è in realtà ancora aperta, tanto che è stato chiesto un parere tecnico al Cts per valutare l'impatto delle varianti sul sistema scolastico.

"Le università, sentito il Comitato universitario regionale di riferimento, predispongono, in base all'andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza, che tengono conto delle esigenze formative e dell'evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria nel rispetto delle linee guida del Ministero dell'università e della ricerca".

"Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18.00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati". È quanto si legge nella bozza visionata da LaPresse, per quanto riguarda le misure di contenimento del contagio che si applicano in zona gialla.

Il nuovo Dpcm conferma il divieto di spostamento tra Regioni. "Ai sensi dell'art. 2 del decreto-legge 23 febbraio 2021, n. 15, fino al 27 marzo 2021 sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o 2 province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione", si legge nella bozza.

Fino al 6 aprile resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. "Dalle ore 22,00 alle ore 5,00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute", si legge nel testo. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

In questa fascia viene cancellata dal bozza del nuovo dpcm la misura - citata nel precedente documento, secondo cui - "con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Tuttavia, "è fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose".

È consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori Regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.

Chiudono barbieri e parrucchieri nelle zone rosse. È una delle poche novità contenuta nella bozza del nuovo Dpcm. In zona rossa "sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24", si legge. Nell'allegato 24 vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere che dunque tornano ad essere sospesi.

"Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento". E' quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm con le regole anti Covid.

Salta definitivamente la stagione sciistica 2020-2021. La bozza del Dpcm inviato alle Regioni conferma infatti che le piste non riapriranno fino al 6 aprile, dunque stagione finita. "Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all'esercizio della professione di maestro di sci", si legge nella bozza.

Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. È quanto prevede la bozza inviata alle Regioni. "Restano sospesi gli eventi - si legge nella bozza - che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso".

Le misure che entreranno in vigore a partite dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. "Le disposizioni del presente decreto - si legge nel testo - si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021", il giorno dopo Pasquetta.

Al fine di dare attuazione agli indirizzi forniti dalle Camere ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto legge n. 19 del 2020, è istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell'Iss, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie per procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione di rischio.

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