Roma, 19 Feb 2021 - Via libera dall'Aula della Camera alla fiducia al Governo Draghi. I voti favorevoli sono stati 535, i contrari 56 e gli astenuti 5. Erano presenti 596 deputati, di cui 591 votanti.
Come già accaduto ieri al Senato, anche alla Camera i voti di fiducia ottenuti da Mario Draghi, pari a 535, non raggiungono il record incassato dal governo di Mario Monti, che ottenne 556 sì a Montecitorio. Draghi si posiziona al terzo posto per voti favorevoli al suo governo, dopo Monti e il governo Andreotti IV (del 1978) che ottenne 545 sì.
Si è così concluso, dopo il via libera di ieri da parte del Senato, l'iter parlamentare della fiducia al nuovo Esecutivo.
Il voto era stato anticipato da applausi scroscianti per Mario Draghi, anche nella replica fatta in chiusura di una lunga giornata di interventi e prima delle dichiarazioni di voto. Mascherina istituzionale per il premier che per l'occasione indossa una mascherina blu con il logo della Presidenza del Consiglio. Come è avvenuto ieri al Senato, anche questa sera Draghi ha racchiuso in capitoli il suo intervento, così da rispondere a tutti gli argomenti toccati nel corso della giornata.
"La corruzione rappresenta un forte disincentivo agli investimenti stranieri, la prima cosa è garantire legalità e sicurezza: se manca questa base gli incentivi non bastano. Sarà centrale il ruolo dell'Anac nel suo compito di vigilanza, e uno delle chiavi sono i presìdi di protezione. Molto resta da fare in vista della prevenzione oggi perseguita attraverso meccanismi ancora troppo formali, che finiscono per alimentare più prevenire la corruzione: qui la semplificazione avrebbe una funzione anti corruttiva. La trasparenza della Pa è un presupposto logico perché consente ai cittadini di analizzare ogni azione", ha detto Draghi nella sua replica alla Camera dei deputati.
"Spero che condividiate questo sguardo costantemente rivolto al futuro che confido ispiri lo sforzo comune" per uscire dalla pandemia e dalla crisi economica e che "certamente caratterizzerà l'azione del mio governo".
"Occorre sostenere l'internazionalizzazione, potenziare il credito di imposta per investimenti, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e anche la consulenza per la quotazione delle Pmi. Inoltre occorre estendere a queste e rendere fruibile il piano nazionale di transizione 4.0 per favorire e accompagnare le Pmi nella transizione tecnologica". Per quanto riguarda poi la ripresa e il sostegno alle Pmi. Si tratta, spiega il presidente del Consiglio, di un programma di "medio periodo" che "incrocia internazionalizzazione, accesso al capitale, investimenti per rafforzare la nostra manifattura per renderla più competitiva".
"Il fatto che non abbia detto nulla sullo sport non vuol dire che non sia importante, è un mondo profondamente radicato nella nostra società e nell'immaginario collettivo ed è stato fortemente colpito dall'emergenza. Questo governo si impegna a preservare e sostenere il sistema polisportivo italiano tenendo conto delle sue peculiarità e dei molteplici aspetti che lo caratterizzano". Il settore, spiega il premier, non va sostenuto "solo in relazione all'impatto economico e occupazionale, ma per il suo straordinario valore sociale e formativo".
"Le Olimpiadi Milano-Cortina saranno occasione sviluppo. Penso ai grandi eventi sportivi nazionali e internazionali la cui massima espressione è rappresentata dai Giochi olimpici di Milano e Cortina 2026.
Il lavoro che dobbiamo sviluppare per prepararci al meglio all'evento è già una manifestazione di fiducia nel futuro dell'Italia, al suo interno e all'estero, oltre che un'occasione di sviluppo per infrastrutture, turismo, innovazione tecnologia, ricerca e sostenibilità ambientale".
''Sulla giustizia bisognerà intraprendere azioni innovative" per "migliorare l'efficienza civile e penale" e ottenere "un processo giusto, di durata ragionevole in linea con gli altri Paesi europei''.
Sulla "tutela del made in Italy e contro la concorrenza sleale che le piccole e medie imprese possono dover affrontare l'impegno del Governo è totale".
"Sul turismo ho già risposto ieri in Senato, se c'è un settore che riparte sicuramente è quello, lì non abbiamo dubbi. E' sicuro perché siamo l'Italia, quindi merita sostegno".
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