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Donna forze voleva togliersi la vita annegandosi nel fiume ma poi chiede aiuto ma nel frattempo colpiva i poliziotti che alla fine l’hanno salvata.

Oristano, 25 Gen 2021 – Ieri mattina, alle ore 08.15, una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Oristano impiegata nel servizio di vigilanza sulla strada statale 292, mentre transitava nella direzione di marcia da Oristano a Bosa, in prossimità del ponte sovrastante il Rio “Mare Foghe”, al km 118.300, nel territorio del comune di Riola Sardo, ha notato un’auto ferma al centro del ponte, sul margine destro della carreggiata nella corsia opposta di marcia.

Scesi dall’auto di servizio con i dispositivi luminosi d’emergenza accesi, gli agenti hanno notato la presenza di una donna che a piedi si muoveva barcollando sulla carreggiata, spostandosi da una parte all’altra della strada. E questa come ha visto gli uomini in divisa, ha scavalcato il guard-raill dopo aver detto che doveva recuperare degli oggetti che aveva smarrito nella campagna circostante.

Insospettiti dallo strano comportamento, i poliziotti hanno capito che in realtà la donna era scesa dall’auto per dirigersi verso il canale sottostante, per poi gettarsi in acqua e venire così sopraffatta dalla corrente che la trascinava verso la parte centrale del fiume, le cui acque erano particolarmente torbide a seguito delle forti piogge.

Immediatamente uno degli agenti ha dato l’allarme via radio alla sala operativa Cot della Questura oristanese, richiedendo l’immediato invio sul posto di un’autoambulanza, l’ausilio di un’altra pattuglia della Polizia Stradale e di una volante.

Tenendosi a stento a galla, la donna continuava ad agitarsi nel tentativo di voler raggiungere di nuovo a nuoto la riva del fiume, largo in quel punto circa 60 metri, e in evidente difficoltà, spariva più volte sott’acqua, gridando “Aiutatemi” ogni volta che riemergeva.

A quel punto il coraggioso personale della Polizia di Stato si è gettato in acqua e hanno nuotato fino a quando non hanno raggiunto la donna. Poi sono riusciti ad afferrarla nonostante lei si dimenasse e abbia più volte tentato di colpire al volto i suoi soccorritori che hanno rischiato di annegare con lei.

Quindi la poveretta è stata dagli agenti e poi è stata trascinata verso la riva con il capo sollevato per evitare che ingerisse altra acqua.

In prossimità dell’argine del fiume, in un tratto dove si riusciva a toccare il fondo con i piedi, gli agenti hanno cercato di tranquillizzarla che, invece, ha continuato a colpirli sferrando calci e pugni per liberarsi dalla loro presa. Ma i poliziotti sono riusciti comunque a portarla in salvo sulla riva trascinandola contro la sua volontà. In un secondo tempo è stata anche recuperata la borsa che la donna teneva a tracolla prima di procedere alla sua identificazione grazie ai documenti di identità.

Con l’arrivo degli operatori del 118 sono state iniziate le prime operazioni di soccorso medico per poi procedere al trasporto in ospedale, scortati da una Volante della Questura di Oristano e da un’altra pattuglia della Polizia Stradale.

L’intervento dei due agenti si rivelava provvidenziale per evitare che la donna potesse annegare.

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