Cagliari, 22 Gen 2021 – Questa mattina i carabinieri della Stazione di Sant'Avendrace hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Tribunale di Cagliari - Ufficio G.i.p, che ha disposto la sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da questa frequentati, già in atto dal 5 gennaio 2021, scaturita dalla denuncia querela presentata l’11 novembre 2020 da una 56enne cagliaritana, nei confronti dell’ex compagno 68enne, disoccupato, con precedenti denunce, con quella degli arresti domiciliari presso il proprio domicilio.
Dal momento che l’attività persecutoria nei confronti della donna non era cessata dopo il primo provvedimento cautelare del giudice e che, come documentato dai carabinieri, l’uomo aveva continuato a tentare degli approcci nei confronti della vittima, l’Ufficio Gip ha disposto una misura più drastica. E, infatti, qualora l’uomo perseverasse nel proprio atteggiamento evadendo dai domiciliari, è verosimile che il prossimo passo possa essere la carcerazione.
È evidente che il contatto del persecutore con la vittima deve essere interrotto nel momento in cui si manifesti con significativa evidenza, che normalmente si dimostra efficace già un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento a una certa distanza dalla casa della vittima e dai luoghi da questa frequentati ma, qualora tutto ciò non fosse sufficiente, esistono strumenti ulteriori e più invasivi della libertà personale della persona deviante.
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