Olbia, 9 Dic 2020 - I carabinieri della Stazione di Olbia centro e del Nucleo operativo e radiomobile del Reparto Territoriale della città gallurese, stamattina hanno arrestato tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un intervento in supporto ai Vigili del fuoco per un incendio avvenuto per cause accidentali in una falegnameria della zona industriale, i militari hanno rinvenuto 27 chilogrammi di Marijuana all’interno del capannone.
Concluse le operazioni di spegnimento delle fiamme, durante il conseguente sopralluogo teso a verificare le cause sull’origine dell’evento, i militari hanno rinvenuto la droga all’interno di una valigia che era stata solo parzialmente interessata dalle fiamme, con all’interno 9,6 kg di stupefacente, suddivisi in 15 sacchetti del peso di circa 300-400 grammi ognuno. In seguito, le operazioni di ricerca, estese più accuratamente a tutti i reparti e agli anditi del laboratorio artigiano, hanno permesso inoltre di rinvenire all’interno di un armadio 32 sacchetti contenenti altra Marijuana essiccata per un peso complessivo di 18,2 chilogrammi.
In seguito ad una breve serie di accertamenti si è riusciti a risalire ai proprietari della droga, 3 uomini (rispettivamente di 27, 49, 40 anni) originari dell’oristanese e del cagliaritano ma residenti ad Olbia, uno dei quali già noto alle forze di polizia. Due di questi erano i dipendenti della ditta che agivano all’insaputa del titolare, risultato del tutto estraneo alla vicenda.
La perquisizione presso il domicilio del 27 enne ha in particolare permesso di rinvenire altri quattro sacchetti di marijuana per un peso totale di 2,3 kg ed un bilancino elettronico di precisione. Inoltre nella disponibilità dei tre sono stati rinvenuti e sequestrati € 3.500 in contanti.
Tutta la sostanza stupefacente ritrovata, per un totale complessivo di 30,110 chilogrammi è stata sottoposta a sequestro e i tre sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ultimate le formalità di legge, sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa della convalida, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria della procura della repubblica di Tempio Pausania.
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