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Coronavirus in Italia: nuovo confronto del governo con le Regioni. D’Incà: “Dpcm approvato entro stasera”.

Roma - È iniziata una nuova riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza sul nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che il governo si appresta ad adottare. Sono presenti anche il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Subito dopo la riunione, ci sarà un nuovo confronto con le Regioni. Il governo ha convocato infatti un nuovo vertice anche con Comuni e Province, alle 15.30, con i ministri Boccia e Speranza, il commissario Arcuri e il capo della Protezione civile Borrelli. E nel pomeriggio è previsto un nuovo incontro con il Cts.

"Il Dpcm dovrebbe essere approvato in giornata, alla peggio qualche ora in più non cambierà nulla. Bisogna dare un senso di unità del nostro paese per affrontare una malattia che porta anche instabilità sociale". Lo ha detto Federico D'Inca', ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme poco fa su Rai Radio1 a 'Radio anch'io' a proposito delle misure per fronteggiare la pandemia.

"C'è già la richiesta di far sì che entrino immediatamente in servizio gli specializzandi degli ultimi due anni. E' una seconda ondata che ha una capacità di contagio molto elevata, adesso abbiamo in dotazione macchinari e mascherine. Abbiamo adottato meccanismi di verifica e controllo che ci permettono di tenere sotto controllo la situazione", osserva.

Poi circa il dialogo con l'opposizione nota: "Proviamo a seguire le parole del presidente Mattarella creando dialogo, ieri è stata una giornata importante in questo senso. Abbiamo accolto alcuni punti presentati dal centro destra". Quanto alle Regioni: "C'è un dialogo continuo, ogni giorno, con i presidenti delle Regioni per comprendere lo stato attuale momento per momento. Il governo dividerà il paese in 3 aree. Lo si farà attraverso dati scientifici. In giornata individueremo le diverse zone", spiega. "Ci sarà una verifica in giornata attraverso gli ultimi dati che verranno portati dal Cts".

Il nuovo dpcm arriverà "entro stasera, nelle prossime ore. È abbastanza complicato, cercare di fare una misura sartoriale basata su zone è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è quello di non paralizzare il paese, voglio che sia chiaro. Non sarà una chiusura rigida, sarà simile al modello tedesco, un confinamento light". Così Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, intervenendo a 'Radio anch'io' su Rai Radio1. "Quello che è davvero rilevante di questo dpcm è che vorremmo lasciarci alle spalle questa discussione su chiudere non chiudere. È bene che d'ora in poi - ha aggiunto - i cittadini sappiamo che se ci sono alcuni criteri e che se alcuni livelli verranno superati, allora si prenderanno provvedimenti. In merito alle parole di Crisanti, io spero e credo di non vivere in un pese dove i presidenti di Regione truccano i dati. Voglio credere che nessuno arrivi a questo".

Inoltre, "non credo nelle segregazioni, da noi non è praticabile. Io credo che vadano fortemente responsabilizzate le persone over 60. Credo che le persone vadano educate, allertate e rese consapevoli. I figli farebbero bene a ricordarsi che i nonni sono a rischio e non possono fare da baby sitter ai nipoti", ha sottolineato il sottosegretario alla Salute.

"Come Regioni siamo stati chiamati anche all'idea di poter avere atteggiamenti più restrittivi rispetto a quello che il dpcm impone. Naturalmente siamo pronti, ma abbiamo detto che è evidente che l'autorità di un presidente di Regione non è quella di un presidente del Consiglio: per attuare provvedimenti restrittivi ha polizia, carabinieri, forze dell'ordine, un apparato statale che è quello che poi sostanzialmente riesce a trasmettere ai cittadini l'idea che vi è la norma, cioè il dpcm, ma anche la sanzione e le forze per poterla attuare. Noi non abbiamo nemmeno un corpo di polizia municipale, tanto per fare un esempio. Abbiamo fatto presente che quello che potranno essere i provvedimenti restrittivi voluti dal presidente di Regione non hanno le modalità attuative che ha il governo". Lo ha affermato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in collegamento con la trasmissione 'Omnibus' su La 7.

"Noi porteremo al Governo le nostre ragioni che non saranno quelle dell'essere ottusi e convinti che il Covid non esista. Sappiamo che c'è ma pensiamo anche che sia fondamentale una convivenza e una sostenibilità delle misure". L'ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia anticipando la posizione del Veneto al tavolo sul Dpcm in programma con il governo.

Limitazioni serali negli spostamenti a livello nazionale, didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, chiusura dei centri commerciali nel weekend e divisioni del Paese in tre aree, in base agli scenari di rischio che tengono conto delle valutazioni di Iss e Consiglio superiore di sanità. Prevista anche "la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali". E dopo la chiusura sale bingo e delle sale scommesse" introdotta con il Dpcm dello scorso 24 ottobre, "chiudiamo anche i corner per le scommesse e giochi ovunque siano".

Queste alcune delle misure previste nel prossimo Dpcm per contrastare il Covid, previsto entro domani .Il Paese “sarà suddiviso in tre aree in base agli scenari di rischio che tengono conto delle valutazioni di Iss e Consiglio superiore di sanità, basate su 21 parametri (tra i quali il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità). Si tratta di un sistema, quindi, molto articolato”, ha detto ieri Conte nell'illustrare le prossime misure alla Camera, citando i 21 parametri individuati dall'Iss con Ministero della Salute e condiviso con la Conferenza delle regioni. La struttura di prevenzione redatta dall'Iss con Ministero della Salute e condiviso con la Conferenza delle regioni, "ci impone di intervenire in modo molto più mirato, di restringere e allentare le misure a livello territoriale, sulla base delle soglie di criticità. A tal fine, il prossimo dpcm individuerà 3 aree in base al livello di rischio", ha precisato ieri il premier.

Il governo accelera sul secondo decreto ristori da collegare alle chiusure che saranno previste con il nuovo dpcm anti-Covid: secondo quanto si apprende da fonti di governo il provvedimento dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già giovedì. Escluso invece, al momento, il ricorso a un nuovo scostamento di bilancio.

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