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Un uomo e una donna vivono sullo stesso tetto ma lei dopo aver visto l’uomo cercare di baciarla lo colpisce con una coltellata all’addome senza gravi conseguenze.

Cagliari - Una donna di 52 anni e lui di 48 anni convivono nello stesso appartamento, per la prima solo per dividere le spese d’affitto e le altre ma lui si era fatto un’idea più audace pensando che, visto che tutti e due vivono sullo stesso tetto, era lecito aspettarsi di più. Ma così non era. Infatti, un giorno le intenzioni del coinquilino si fanno più insistenti e una volta vicini ha cercato di baciarla ma lei ha estratto un piccolo temperino con una lama di otto centimetri e gli sferra una coltellata all’addome.

Subito dopo benché ferito ha chiamato i carabinieri giunti subito dopo sul luogo segnalato. E una volta nella casa i militari hanno verbalizzato la denuncia per lesioni lievi contro la donna.

In seguito il personale del Radiomobile della compagnia di Cagliari gli volevano chiamare un’ambulanza, ma lui ha rifiutato, ritenendo minima quella ferita.

Ora la ricostruzione dei due conviventi è abbastanza simile, si differenzia fondamentalmente in ordine alla natura del rapporto intercorrente fra di loro. Per lui ha un significato amoroso, per lei si tratta di un problema di condivisione delle spese che nel capoluogo sono notevoli, dopo di che ognuno avrebbe condotto la propria vita in totale autonomia. Ma alla base del dissidio vi sarebbe dunque una diversa interpretazione di una circostanza di fatto: il vivere sotto il medesimo tetto. Certo, se prima vi potevano essere dei dubbi, questi dovrebbero ora essere stati dissipati, a meno di ulteriori chiamate al centralino dei carabinieri.

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