Ancona, 16 Sett 2020 - L'incendio divampato la scorsa notte al porto di Ancona è sotto controllo, come riferiscono i vigili del fuoco.
Circa 50 Vigili - provenienti anche da altri comandi provinciali (Pesaro, Macerata) e utilizzando un mezzo aeroportuale e una motobarca - sono ancora sul posto per spegnere gli ultimi focolai e mettere in sicurezza la zona. Il rogo, scoppiato poco dopo la mezzanotte, ha interessato 2-3 padiglioni della ex Tubimar, dove venivano costruiti scafi per le navi, con la presenza di solventi, bombole di acetilene e ossigeno. Non si sono comunque verificate esplosioni e nessuna persona risulta coinvolta nell'incendio.
Dall'incendio, che si è sviluppato nell'area ex Tubimar, dove ci sono varie attività, si è levata una densa colonna di fumo che è ancora nell'aria. Sul luogo sono intervenuti anche mezzi delle forze dell'ordine, che hanno cinturato la zona. Le fiamme avrebbero distrutto alcuni camion e le strutture dei capannoni interessati, dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. Nella zona ci sono una ditta che produce azoto liquido, una centrale elettrica, un impianto di metano. L'incendio è stato circoscritto, ma le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. Sul luogo anche mezzi della Protezione civile della Regione Marche e del Comune di Ancona.
Il comune ha invitato la popolazione a tenere le finestre chiuse in via precauzionale, in attesa dei risultato delle analisi dell'Arpame dell'Asur e ha "chiuso in via precauzionale tutte le scuole di ogni ordine e grado, le università, i parchi e gli impianti sportivi all'aperto, in attesa delle analisi e delle indicazioni delle autorità sanitarie, dell'Arpam e degli esiti dei sopralluoghi dei Vigili del fuoco". L'alta e densa colonna di fumo è visibile anche da diversi chilometri di distanza e si sente un odore acre in città. "Si raccomanda - ribadisce il Comune - di tenere chiuse le finestre e di limitare gli spostamenti non necessari".
Intanto è in corso una riunione in Prefettura ad Ancona, convocata d'urgenza dal prefetto Antonio D'Acunto. Alla riunione partecipano i vertici locali delle forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la Protezione civile regionale e del Comune. Le cause del rogo sono in fase di accertamento da parte dei vigili che saranno impegnati per molte ore nelle operazioni di spegnimento a causa di focolai ancora presenti nell'area.
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