Caronia, 19 Ago 2020 - Sarebbero di Gioele Mondello alcune tracce individuate oggi, secondo gli uomini che coordinano le ricerche del bambino, scomparso con la madre Viviana il 3 agosto. I resti di ossa e indumenti, ma sarà necessario l'esame del Dna per confermarlo perché il corpicino sarebbe stato straziato dagli animali selvatici.
Il posto, coperto da rovi e arbusti, si trova a circa 200 metri dall'autostrada e a poca distanza dal punto in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica.
Sul posto si è recata anche la medica legale, Elvira Spagnolo. E' stata proprio lei a eseguire l'autopsia sul corpo di Viviana Parisi la madre del piccolo.
È stato un carabiniere in congedo a ritrovare i resti umani di un bambino che "quasi certamente" appartengono al piccolo Gioele. Il suo nome è Giuseppe Di Bello e ha 55 anni. E' originario di Capo d'Orlando (Messina) e stamattina è arrivato con un amico, Francesco Radici che lo ha accompagnato nelle campagne di Caronia.
Sarebbero stati trovati solo il tronco senza testa e una parte di femore compatibile con un bambino di 4 anni, nei pressi del traliccio alla base del quale è stato rinvenuto il corpo di Viviana Parisi, la madre del piccolo Gioele. L'ipotesi che non escludono gli investigatori è che il corpicino martoriato possa essere stato trascinato da animali. I resti del corpicino sono talmente malmessi che per determinare con certezza l'identità della piccola vittima "servirà l'esame del dna". Spiegano gli investigatori: ''Il tronco ritrovato dista circa 400-500 metri in linea d'aria dalla zona in cui stata trovata la donna''.
“È stato straziante vedere quel tronco di bambino senza arti, con un pezzetto di femore e null'altro". Lo racconta uno dei soccorritori che si trova nel luogo del ritrovamento dei resti umani da bambino Nelle campagne di Caronia. "C'è anche un ciuffo di peli, non si sa se sono del bimbo o di un animale - dice il soccorritore- accanto ai resti". Sul posto ancora il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, con il medico legale e la polizia scientifica.
Sul luogo dove sono state trovati i resti ossei e tracce di indumenti si sono recati anche i familiari del piccolo: il padre Daniele Mondello, la zia Mariella e il nonno paterno Letterio. A loro stanno per essere mostrati gli indumenti strappati, tra cui una magliettina, che potrebbero costituire la conferma del tragico ritrovamento. Sul posto si trovano anche il Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che coordina le indagini, due medici legali, la polizia scientifica, uomini della Protezione Civile e le squadre dei vigili del fuoco. La zona è stata inibita all'ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi.
Tocca adesso ai familiari di Gioele riconoscere il corpicino martoriato del bimbo ritrovato tra gli arbusti e le sterpaglie vicino all'autostrada Messina-Palermo, in territorio di Caronia. Il piccolo era sparito 16 giorni fa in braccio alla madre il cui cadavere era stato individuato sotto un traliccio l'8 agosto. Il ritrovamento di oggi è avvenuto non lontano dal traliccio, dopo la segnalazione di un carabiniere in congedo. Per gli investigatori i resti sono quasi certamente di Gioele. Un corpicino martoriato, non riconoscibile.
Comments are closed.