Cagliari, 17 Ago 23020 – Sembra non abbia mai fine l’afflusso nella Sardegna meridionale dei clandestini proveniente dal Nord Africa e con loro arrivano anche i contagi d’importazione. Infatti, anche nelle prime ore di questa mattina sono arrivati 43 algerini.
I primi due sbarchi sono avvenuti a Cala Cipolla nel Comune di Domus De Maria, dove sono giunti due barchini con a bordo rispettivamente 11 e sei clandestini e sulla spiaggia era già posizionati i carabinieri che li aspettavano. Invece il terzo sbarco è avvenuto a Porto Tramatzu nel Comune di Teulada, sempre nel Sud dell’Isola dove sono arrivati altri 4 algerini. Successivamente altre 10 sono sbarcati a Sarroch, sempre nel cagliaritano ed altri 12 a Sant'Antioco.
Tutti i migranti clandestini, dopo le prime visite mediche e le operazioni di identificazione, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir, dove rimarranno in quarantena.
Questa situazione ha messo in allarme la Sindaca di Monastir, Luisa Murru, che esasperata dal crescente allarme destato nei cittadini, ha inviato una alla prefetta vicaria di Cagliari, Paola Dessì, al presidente della Regione, Christian Solinas e alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, segnalando l'ennesima fuga dei migranti del centro di accoglienza. "Alcuni si sono recati al vicino Centro Commerciale – scrive nella lettera Dessì – dove hanno poi compiuto dei furti ed altri, invece, sono arrivati in paese dove hanno importunato alcune minorenni.
Episodi di questo genere sono già accaduti nelle settimane precedenti. Aggiunge la Sindaca di Monastir. Da cittadina e da sindaco ho sempre dato grande importanza all'accoglienza e all'integrazione, ma ritengo che questi episodi non siano accettabili e che il mio territorio abbia diritto alla serenità che sempre lo ha caratterizzato". Infine, Paola Dessì si rivolge alla prefettura informando che già nelle scorse settimane si era adoperata per cercare di tenere sotto controllo la situazione, di prendere ulteriori e definitivi provvedimenti per garantire la sicurezza dei miei cittadini e del territorio. Ma al momento nulla è stato fatto. Pertanto chiedo ancora al presidente della Regione Sardegna che porti all'attenzione del Governo il problema e se ne faccia anche lui carico, collaborando alla realizzazione di una soluzione definitiva".
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