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Diciottenne cagliaritano arrestato dagli agenti della Squadra Volanti per maltrattamenti in famiglia.

Cagliari, 31 Maggio 2020 – Ieri sera, i vicini di casa di una donna hanno chiesto aiuto chiamando il 113, dopo che si sono accorti che per l’ennesima volta che la vittima stava subendo ingiurie e percosse da suo figlio.

Perciò l’intervento degli agenti della Squadra Volanti presso l’abitazione segnalata è stato immediato. Al loro arrivo, infatti, già dal cortile condominiale, i poliziotti hanno sentito, provenire da uno degli appartamenti del palazzo, delle urla femminili di aiuto, sovrastate da urla maschili che proferivano pesanti minacce. Poco dopo una volta dentro la casa la pattuglia della Polizia ha trovato la donna, che era stata appena colpita con calci e pugni dal figlio, riversa a terra e l’aggressore che continuava ad inveire contro di lei, tenendo in mano un cacciavite.

Quindi gli agenti hanno immediatamente bloccato e allontanato il giovane, mettendo al sicuro la madre e rassicurandola.

La situazione conflittuale tra di loro andava avanti ormai da 3 anni orsono, ha raccontato la poveretta, da quando il figlio aveva iniziato a comportarsi in maniera sempre più violenta nei suoi confronti e del suo attuale compagno. Ingiurie e aggressioni fisiche, oggetto di diverse pregresse segnalazioni alle forze di polizia, con un precedente episodio risalente a pochi giorni fa.

La condizione di prolungata e obbligata permanenza domiciliare durante la prima fase di questo particolare periodo di emergenza sanitaria, aveva poi aggravato la già difficile situazione, determinando un’escalation di violenze incontrollabili.

Stavolta, in occasione di un litigio scaturito per un futile motivo, che ha fatto esplodere la rabbia del ragazzo, i vicini di casa hanno chiesto aiuto alla Polizia, scongiurando ben più gravi conseguenze.

Quindi, gli agenti delle Volanti hanno dichiarato in arresto 18enne per maltrattamenti in famiglia e ultimate le formalità di legge, è stato accompagnato e rinchiuso presso la Casa Circondariale di Uta dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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