Cagliari, 24 Maggio 2020 - Da Milano a Palermo riparte la movida in Italia. Di giorno le spiagge e di notte i locali notturni. I sindaci passano al contrattacco imponendo il coprifuoco, come a Brescia. Assembramenti e mancanza di mascherine sono le violazioni più comuni della cosiddetta fase 2.
A Napoli Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversati in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23. È successo a Napoli dove, tra l'altro, due agenti della Polizia municipale sono stati aggrediti mentre erano impegnati in controlli lungo via Aniello Falcone, strada panoramica del quartiere Vomero molto frequentata dai giovani.
A Roma è bastato l'arrivo di alcune pattuglie della Polizia perché si diradasse l'assembramento che si era creato a piazza San Callisto, a Trastevere. Non sono mancate delle sanzioni a Ponte Milvio per mancato rispetto delle norme anti Covid. Secondo quanto si è appreso, sarebbero state multate sei persone per assembramenti e mancanza di dispositivi di sicurezza.
Invece a Milano ha forse prevalso la paura o almeno un senso di preoccupazione. Di sicuro l'effetto pioggia ha influito sulla movida dei Navigli di Milano, senza dubbio uno dei posti più suggestivi della città e simbolo della voglia di stare insieme. Poca gente in giro tra i tavolini o di fronte alla miriade di locali che si affacciano sulla Darsena o lungo i corsi d'acqua che rendono così pittoresco questo angolo del capoluogo lombardo.
A Torino, mercati e parchi affollati, mezzi pubblici con il 100% della flotta in servizio, 90% dei negozi riaperti, traffico vicino al 70%, parcheggi lungo le strade quasi sempre al completo nel centro, spesso auto in doppia fila in corsi e vie in tutta la città. In questa settimana Torino ha ripreso quasi completamente il suo aspetto 'normale'. Nel primo sabato dopo il confinamento, le zone delle solita vita notturna cittadina si sono riempite a partire dalle 19:30. In piazza Vittorio, quasi pieni, sono arrivato sul posto i carabinieri per i controlli straordinari.
Piene anche le aree esterne dei locali nelle vie limitrofe a piazza Santa Giulia, presidiate da volanti della polizia municipale e della guardia di finanza. Anche a Bari vi sono state segnalazioni di assembramenti anche nel barese hanno portato in sole tre ore, dalle 21 a mezzanotte, gli agenti della Polizia locale ad effettuate centinaia di controlli, sanzionando 18 cittadini che non mantenevano la distanza sociale. Tutti sono stati multati con un verbale di 400 euro ciascuno per aver violato le prescrizioni imposte dall'emergenza sanitaria. I principali assembramenti sono stati accertati nel quartiere Murat, nel centro di Bari, dove la Polizia locale ha elevato anche 55 sanzioni al Codice della strada per soste irregolari sugli attraversamenti pedonali e sugli scivoli riservati ai diversamente abili.
A Foggia la paura del contagio da Covid_19 non ferma la vita notturna foggiana. Centinaia di persone si sono riversate nei luoghi della vita notturna per godersi il primo vero sabato della fase 2. Affollato di giovani, ma anche di tante famiglie, il centralissimo corso Vittorio Emanuele. Presi d'assalto i tavolini dei ristoranti e dei bar. Molti i ragazzi che si sono intrattenuti davanti a birrerie, vino bar, soprattutto nel centro storico, dove si concentra il maggior numero di locali notturni.
A Novara L'imponente schieramento di forze dell'ordine, con pattuglie dalla Polizia, dei Carabinieri e dell'esercito, oltre alla polizia locale, ha tenuto sotto controllo la prima serata di riapertura dei locali, dei bar e dei ristoranti a Novara. "Tutto è andato bene - dice l'assessore alla sicurezza del Comune, Luca Piantanida - anche grazie alla collaborazione dei gestori. In centro città c'era molta gente, come era facile aspettarsi dopo il lungo confinamento in casa, ma il senso di responsabilità è prevalso".