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Mattarella: Falcone e Borsellino luci nelle tenebre. Hanno suscitato volontà di giustizia e legalità

Palermo, 23 Maggio 2020 - "La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell’ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità".

Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto "La nave della legalità", nel 28° anniversario della strage di Capaci.

"I mafiosi - però -  sottolinea il capo dello Stato - nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste".

"I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi. Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato", aggiunge.

Il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il questore di Palermo Renato Cortese, Maria Falcone, sorella del giudice e Tina Montinari, la vedova del caposcorta del giudice, il comandante provinciale dei carabinieri Arturo Guarino e il comandante provinciale della Guardia di finanza Antonio Quintavalle hanno deposto una corona sul luogo della strage di Capaci durante le commemorazioni per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta.

A causa dell'emergenza coronavirus, quest'anno non ci saranno manifestazioni e la fondazione intitolata al magistrato ha proposto di esporre un lenzuolo bianco ai balconi. Durante la mattina sarà celebrata una messa nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto Falcone, e alle 17.58 - ora della strage - un minuto di silenzio davanti all'albero Falcone, in via Notarbartolo.

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