Sanluri, 28 Apr 2020 - Dopo diversi mesi di attività gli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri hanno portato a termine una complessa attività investigativa antidroga, nata dalla scoperta di movimenti sospetti a Serramanna e con l’approfondimento svolto nei mesi seguenti fino ad arrivare alla principale piazza di spaccio intenso di cocaina nel Medio Campidano con clientele anche nel nord Sardegna.
Tra i comuni interessati vi sono Serramanna nel centro paese, Nuraminis all’uscita della 131, Ussana nel centro paese, Villasor in zona Stazione, Villacidro in via Iglesias e Samassi nell’area industriale, con flussi accertati di polvere bianca sino al nord dell’Isola, in particolar modo ad Olbia.
A insospettire inizialmente gli investigatori un 30enne di Serramanna senza occupazione e noto alle Forze di Polizia che all’inizio del 2019 è stato controllato e denunciato per detenzione di 40 grammi di marijuana. Era solo una casella di uno scacchiere ben definito nei ruoli, con personaggi che procuravano lo stupefacente ed altri che effettuavano le consegne, così alcuni sequestri ingenti effettuati in seguito dai carabinieri sono risultati indispensabili per le indagini permettendo alla fine di smantellare questa rete dello spaccio di cocaina con base nel Medio Campidano.
Con l’indagine svolta dagli investigatori dell’Arma hanno colpito il gruppo criminale più volte: Infatti, il 5 marzo dello scorso anno l’arresto di un ragazzo di Serramanna, C.G.D. di 21 anni, disoccupato, pregiudicato, trovato in possesso di cocaina ed ecstasy per circa 20 grammi; il 29 marzo 2019 l’arresto di un pregiudicato di Villacidro, O.G. 56enne, disoccupato, trovato con un etto di cocaina e quasi mezzo chilogrammo di marijuana; il 25 luglio sempre dell’anno scorso, l’arresto di un giovane di Serramanna, M.M. 22enne, disoccupato sorpreso con un etto di cocaina; il 10 settembre 2019, l’arresto di un uomo di Serramanna, P.F. 38enne, pizzaiolo, fermato sulla sua auto lungo la SS 131 dentro la quale vi era nascosto, in un pannello del portellone posteriore, un pacco con 5 chili e mezzo di cocaina
Dopo gli arresti fatti e con gli elementi acquisti grazie a complessi sviluppi investigativi svolti dai militari della Compagnia di Sanluri con analisi tecniche, esame di materiale fotografico, analisi tabulati telefonici nonché con esami scientifici sulle sostanze da parte del RIS di Cagliari, sono state acquisite le prove che hanno permesso al Pubblico Ministero, titolare del Fasciolo presso la Procura di Cagliari, dr. Alessandro Pili, di condividere appieno il lavoro svolto dai carabinieri così da richiedere al Giudice Indagini Preliminari provvedimenti cautelari a carico del gruppo criminale. Quest’ultimo visti i gravi indizi emersi a carico di colui che è apparso come il capo della banda, ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere e contestualmente per gli altri indagati l’A.G, ha delegato le perquisizioni nelle loro abitazioni.
Questa mattina il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sanluri, con le Stazioni cc di Serramanna, Serrenti, Villasor, insieme ai colleghi Nuclei Cinofili della Compagnia di Cagliari e dello Squadrone Elitrasportato Cacciatori di Abbasanta, ed anche i militari del Nucleo Operativo del Reparto Territoriale di Olbia, hanno svolto l’operazione che ha portato alla cattura a Serramanna di P.A., 27enne di del posto, commerciante, pregiudicato, ritenuto il capo del sodalizio criminale, dopo l’arresto verrà ristretto nel carcere di Uta.
Nel corso delle perquisizioni di oggi a carico degli altri indagati, sono stati rinvenuti (ad Olbia) 50 grammi circa di marijuana, e a Serramanna 1 pianta di 1 metro della stessa sostanza coltivata in casa, tutto sottoposto a sequestro.