Cagliari, 17 Feb 2020 - In questi ultimi due giorni, a seguito del ritrovamento di cittadini stranieri nelle varie località del Sud-Sardegna da parte dei Carabinieri della Compagnia di Carbonia, sono stati trasferiti presso il Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Monastir 29 algerini. Tra di loro un bimbo di età compresa fra i 5 e i 7 anni, accompagnato dal padre. Subito dopo il fermo per i migranti è stata avviata la procedura che consiste, oltretutto, nell’attenta osservanza delle misure di antiterrorismo.
Infatti, da ieri mattina, sono state effettuate le visite mediche da parte dei sanitari della competente A.S.L. e tuttora si sta procedendo all’identificazione, preceduta da specifici controlli di sicurezza, da parte dei poliziotti della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Cagliari. Tutto questo in collaborazione dalla cornice di sicurezza garantita dagli uomini del XIII Reparto Mobile Sardegna.
I servizi di vigilanza sono stati garantiti anche grazie alla collaborazione del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carbonia, del 9° Battaglione dei Carabinieri “Sardegna”, della Compagnia Carabinieri di Dolianova e del Gruppo della Guardia di Finanza.
Massima attenzione è stata riservata per il bimbo accompagnato dal suo papà. La situazione di entrambi è stata attentamente seguita dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari, in raccordo con la Procura dei Minori e i due sono stati affidati alle cure della Caritas.
Per due degli algerini sbarcati nella serata di sabato è stato emesso da parte del Prefetto di Cagliari il provvedimento di espulsione con trattenimento di questi nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.) di Macomer, grazie al servizio di accompagnamento organizzato dalla Questura di Cagliari in collaborazione con i Carabinieri.
Per gli altri stranieri sono in corso le procedure per la valutazione dei provvedimenti amministrativi da adottare.