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Nella 70ma edizione Sanremo 2020 vince Diodato

Saremo, 9 2020 - Va a Diodato la vittoria del 70esimo Festival della Canzone di Sanremo con il brano "Fai rumore" che ottiene anche il premio della critica "Mia Martini" e il premio della sala stampa "Lucio Dalla".

Francesco Diodato, nato ad Aosta 38 anni fa, ma di origine pugliese e romano d’adozione, già in testa dopo le prime quattro giornate supera Francesco Gabbani con "Vicecersa" nella finalissima. Al terzo posto i Pinguini tattici nucleari con "Ringo Starr".

"Voglio dedicare questo premio alla mia città", a Taranto, "è una città in cui bisogna fare rumore. Questo premio lo dedico a tutti quelli che lottano per una situazione insostenibile". Così Diodato in conferenza stampa all'Ariston. Poi: "Sono arrivato a questo successo dopo tanti anni di gavetta, e così si raggiunge la felicità. Non a caso il mio album si intitola 'Che vita meravigliosa'. Nella vita ho avuto tante batoste, ho suonato in condizioni estreme, anche con pochissimi spettatori. Sono le cose che ho vissuto e ho imparato. Ho imparato a vedere otto persone davanti a me e a suonare per quelle otto persone, che avevano comprato il biglietto per me".

  1. Le Vibrazioni; 5. Piero Pelù; 6. Tosca; 7. Elodie; 8. Achille Lauro; 9. Irene Grandi; 10. Rancore; 11. Raphael Gualazzi; 12. Levante; 13. Anastasio; 14. Alberto Urso; 15. Marco Masini; 16. Paolo Jannacci; 17. Rita Pavone; 18. Michele Zarrillo; 19. Enrico Nigiotti; 20. Giordana Angi; 21. Elettra Lamborghini; 22. Junior Cally; 23.

"I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo Bis: la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima". Tra il serio e il faceto, ironizzando sulla durata monstre delle serate del festival, Fiorello lo annuncia a sorpresa all'inizio della finale, poi chiama l'applauso per Amadeus, "perché lo merita, veramente", e si emoziona. "Questo festival non sarebbe stato così se non avessi avuto sempre accanto a me il mio amico, da 35 anni, Fiorello": Amadeus ringrazia lo showman e parte l'applauso del pubblico dell'Ariston che si alza in piedi. Fiorello ringrazia per la sua "prima standing ovation a Sanremo".

Il viso di incorniciato da centinaia di perle; la parrucca, segnata anch’essa da inserti di perle, gorgiera e crinolina, tutto ricorda l’acconciatura della regina Elisabetta I d'Inghilterra. Achille Lauro si presenta sul palco dell'Ariston per la performance finale dell’ultima serata del Festival come un'Elisabetta I dei nostri tempi dopo aver impersonato San Francesco, Ziggy Stardust, la marchesa Casati Stampa. Su Elisabetta I spiega: “Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto”.

La scala sì, ma senza scarpe. Mara Venier entra in scena all'Ariston sfilandosi i tacchi a spillo. "Sono molto felice per te, davvero", dice ad Amadeus, che le consegna un enorme mazzo di chiavi. "Queste aprono tutti i camerini, domani questa è casa tua". La puntata di Domenica in che, come da tradizione, chiude la settimana del festival, andrà in onda direttamente dal palco.

Amarcord sul palco dell'Ariston per Amadeus e Fiorello, che hanno iniziato la loro carriera nello spettacolo insieme a Radio Deejay. "Ci chiamavano i ragazzi di via Massena, e se siamo arrivati fino a qui - dice il conduttore - lo dobbiamo a Claudio Cecchetto". "Ciao Claudio", gli fa eco Fiorello. Nei giorni scorsi in sala stampa, ritirando il premio Assomusica intitolato a David Zard, Fiore ha colto l'occasione per rendere omaggio anche a Franchino Tuzio e Bibi Ballandi ai quali sono legati i suoi esordi e i suoi grandi successi.

"E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé". Tiziano Ferro sul palco dell'Ariston, si racconta a due settimane dal suo 40° compleanno. "A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo - ha raccontato nel suo breve monologo -. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l'arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma. A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all'amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L'amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare".  E poi: "Grazie Sanremo. Ciao!". Ferro si è congedato così dal Festival con il brano "Alla mia età" e con un medley di "Non me lo so spiegare", "Ed ero contentissimo" e "Per dirti ciao". E "ciao" lo ha ripetuto, commosso, più volte al pubblico dell'Ariston dopo cinque serate in cui è stato ospite fisso.

Fiorello torna poi a ironizzare sulla durata delle serate di Sanremo e sulle modifiche in corsa al programma per accorciare i tempi della finale. Mostra la scaletta al direttore di Rai1 Coletta, all'ad Salini, al presidente Foa ("sembra pettinato come una saracinesca") e spiega: "Dobbiamo dare il vincitore entro l'una, là dietro è saltato il banco". Poi, rivolto ad Amadeus: "Mi esci all'una, qui c'è dell'unismo", insistendo sugli 'ismi' di cui ha fatto un tormentone del festival.

Tra gli ospiti Biagio Antonacci, il tenore Vittorio Grigolo, il gruppo cubano Gente de Zona, il ballerino Ivan Cottini, Christian De Sica e il resto del cast de 'La mia banda suona il pop' di Fausto Brizzi, Edoardo Pesce (che presenterà il tv movie su Alberto Sordi) e Wilma De Angelis.

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