La Paz, 10 Nov 2019 - Dopo settimane di proteste, a cui si sono uniti anche alcuni reparti della polizia, il presidente della Bolivia Evo Morales cede e annuncia la convocazione di nuove elezioni presidenziali, dopo il contestato voto del 20 ottobre.
"Nuove elezioni permetteranno al popolo boliviano di eleggere democraticamente nuove autorità", ha detto Morales in una conferenza stampa a El Alto, vicino a La Paz, aggiungendo di voler cambiare anche i membri del Tribunale elettorale supremo (Tse).
Morales ha infine precisato che "nelle prossime ore" il Parlamento, d'accordo con tutte le forze politiche, stabilirà le procedure per rinnovare l'insieme dei membri del Tse.
Poco prima del suo annuncio, l'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) aveva chiesto in un comunicato di "annullare" il primo turno delle presidenziali "a causa della gravità delle denunce e delle analisi relative al processo elettorale" e di indire una nuova consultazione non appena ci saranno "nuove garanzie per la sua celebrazione", compreso appunto un nuovo organismo elettorale.
Le controverse elezioni di ottobre lo avevano riconfermato per la quarta volta presidente al primo turno grazie a un risultato - contestato in patria e messo in dubbio dall'Osa - che lo vedeva precedere di oltre il 10% dei voti il principale avversario, il centrista Carlos Mesa.