Cagliari, 2 Ott 2019 - La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Michele Pais. Dopo le formalità di rito, ha chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha sollecitato un intervento urgente del presidente del Consiglio per ottenere il rispetto delle procedure nei rapporti tra Giunta e Aula. «Mi si comunica una risposta alla nostra interrogazione n.61 sulla nomina dei direttori generali esterni all’amministrazione regionale – ha detto Agus – in realtà si tratta di una comunicazione elusiva, irrispettosa, scorretta e contraria al Regolamento. La risposta arriva infatti dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione che in sostanza dice di non poter dare risposte. Chiedo al presidente Pais di verificare il rispetto delle procedure in modo che l’interrogazione possa avere una risposta corretta».
Il presidente Pais ha assicurato il suo intervento: «Sarà mia cura fare le verifiche opportune. Spero in giornata di poter dare una risposta in merito».
Si è quindi passati al primo punto all’ordine del giorno, la mozione n.68 sulla grave situazione dei lavoratori precari dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna a rischio licenziamento per il mancato rinnovo del contratto di lavoro. Il presidente Pais ha comunicato l’impossibilità di mettere in discussione la mozione per l’assenza in Aula dell’assessore alla Sanità Nieddu.
È quindi intervenuto Daniele Cocco, capogruppo di Liberi e Uguali e primo firmatario della mozione: «Mi dispiace molto non poter discutere questa mozione per il suo carattere d’urgenza. Nell’incontro con i gruppi avevamo stabilito di vederci oggi per verificare la possibilità di approvare un dispositivo con carattere d’urgenza. L’assenza dell’assessore fa cadere tutti i buoni propositi. Sarebbe opportuno che il responsabile della Sanità riferisse in Aula sia sulla questione dell’Istituto Zooprofilattico che sulle graduatorie degli OO.SS. Noi tutti abbiamo l’esigenza indifferibile di interloquire con lui per capire lo stato dell’arte».
Il presidente Pais si è detto d’accordo con le osservazione del capogruppo di Liberi e Uguali: «Era stato lo stesso assessore a sollevare il problema. Confido che possa riferire quanto prima sull’argomento».
Rammarico per il rinvio della mozione è stato espresso anche da Piero Maieli (Psd’Az) che ha sollecitato tempi rapidi per una nuova calendarizzazione del documento: «Oggi scade il contratto dei lavoratori dell’Istituto Zooprofilattico. È urgente concludere il processo di stabilizzazione e avviare i concorsi».
Successivamente ha preso la parola Laura Caddeo (Progressisti) che, come in precedenza il suo capogruppo Agus, ha stigmatizzato il metodo utilizzato dalla Giunta sulle interrogazioni a risposta scritta: «Anche sull’interrogazione n.124 (qualifiche per Operatori sociosanitari rilasciate da istituti privati) rivolta in prima battuta agli assessori al Lavoro e alla Sanità ci è arrivata una risposta dall’assessorato alla Pubblica Istruzione. Arriveranno le risposte di Zedda e Nieddu?».
Eugenio Lai (Liberi e Uguali) si è detto amareggiato per la decisione della Giunta di non partecipare alla seduta statutaria: «L’assenza di quasi tutti gli assessori in Aula in una seduta solenne è un fatto nuovo – ha detto Lai – capiamo che i punti all’ordine del giorno non essendo stati dettati da Pontida siano considerati meno urgenti dalla maggioranza ma non è così per noi. Nella scorsa seduta si è deciso di rinviare una mozione al giorno dopo. Chiediamo la stessa cosa vista l’urgenza: la mozione n.68 si discuta entro questa settimana».
La consigliera del M5S Carla Cuccu ha invece segnalato all’Aula un presunto sgarbo istituzionale subito dalla Commissione Sanità durante un sopralluogo all’ospedale San Marcellino di Muravera: «Non siamo stati accolti dagli organi rappresentativi dell’Ats e dai direttori generali – ha affermato Cuccu – come commissari ci siamo trovati a vagare nei meandri del nosocomio senza sapere dove andare». Cuccu ha quindi espresso rammarico per l’assenza in Aula dell’assessore alla Sanità: «Ci sono interrogazioni presentate da tempo che non hanno ancora avuto risposta. A tutt’oggi l’assessorato non ha fornito nessun tipo di documentazione scritta. Vorrei che questo Consiglio potesse esercitare appieno la sua funzione di controllo e ispezione».
Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha quindi chiesto una sospensione di 5 minuti per parlare con i capigruppo di maggioranza e la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda. Segue
Consiglio Sardegna - rinviata la mozione del consigliere Cocco ed altri “sulla grave situazione di incertezza per i lavoratori precari all'interno dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna "G. Pegreffi" (2)
Cagliari, 2 Ott 2019 - Alla ripresa dei lavori, il presidente Pais ha messo in discussione la mozione n.51 “sulla necessità di modificare il comma 23 dell'articolo 6 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48, e di destinare specifiche risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti relativi all'Azione Bosco”
Il documento è stato illustrato da Franco Mula, capogruppo del Psd’Az e primo firmatario della mozione: «La nostra iniziativa ha due obiettivi: assicurare i finanziamenti ai progetti di Azione Bosco e rivedere le procedure che hanno stravolto il programma originario di tutela e valorizzazione del territorio». Mula ha ricordato che il piano Azione Bosco, voluto dalla Giunta Soru e sostenuto anche da Cappellacci è stato modificato nella scorsa legislatura: «La procedura prevedeva che il progetto venisse presentato da un’azienda agricola o da cooperativa e venisse successivamente approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore al Lavoro. L’Assessorato all’Ambiente aveva il compito di vigilare. Oggi la procedura descritta è stata modificata e le relative risorse finanziare, circa 2 milioni di euro, trasferite nel programma Lavoras. Anche la procedura di affidamento è totalmente cambiata. Prevale il programma Lavoras sui progetti di Azione Bosco. Questo va contro la volontà del Consiglio regionale»
Dopo Mula ha preso la parola Talanas (FI), che ha precisato: “Questi bandi esistono da anni e tendono a migliorare le aree boschive della Sardegna ma limitano l’attività delle aziende agropastorali. Chiedo pertanto alla Giunta che nell’attuazione dei progetti si trovi un punto di equilibrio tra le due opposte esigenze”.
Sempre dalla maggioranza Giovanni Antonio Satta (Riformatori) ha ricordato la genesi di questa misura e gli effetti ottenuti, “importanti ricadute sui territori e risposte positive sotto il profilo occupazionale che hanno consentito di prevenire e limitare i danni derivanti dagli incendi e dalle calamità naturali. Purtroppo questi progetti sono stati interrotti dall’assessore Paci, con una decisione inopportuna e pregiudizievole: quella di inserire le risorse nel calderone dei fondi di Lavoras”.
Eugenio Lai (Leu) si è detto “in linea generale favorevole allo spirito della mozione, perché i boschi sono elemento di sviluppo delle nostre comunità. Ma non sono d’accordo sul fatto che si modifichi la legge con una mozione e mi aspetto che i problemi denunciati sulla procedura si risolvano con una variazione di bilancio. Dunque, sarebbe opportuno non levare due milioni di euro dal programma Lavoras ma impegnare gli assessori competenti a reperire altri due milioni di euro per Azione Bosco”.
Per l’esecutivo regionale ha preso la parola Fasolino (assessore della Programmazione), che si è rimesso alla volontà dell’Aula e ha aggiunto: “Sono d’accordo sul fatto che sia il caso di inserire direttamente in Finanziaria il contributo per l’Azione bosco, ampliando i progetti e premiando i migliori”.
In replica il presentatore della mozione, Mula, ha detto rivolto a Lai: “Non ci sono leggi da modificare, non è necessario, perché la somma è stata spostata da un capitolo a un altro. Se poi si riescono a recuperare altri due milioni di euro, tanto di guadagnato”.
Per dichiarazione di voto, Lai è tornato sul punto e a seguire anche l’on. Massimo Zedda: “In questo modo state sottraendo risorse ai Comuni e ai cantieri Lavoras. E noi non siamo favorevoli a procedere in questo modo”. Contrario anche Daniele Cocco (Leu), che ha ribadito la necessità della modifica legislativa.
L’assessore Fasolino ha ribadito il concetto: “Noi stiamo applicando la legge di stabilità del 2018, che ha votato la precedente maggioranza con un emendamento della commissione Bilancio approvato all’unanimità. Quindi, non stiamo modificando nulla rispetto a quanto è previsto dalla legge”.
La Lega e Fratelli d’Italia hanno annunciato il voto a favore della mozione mentre il voto contrario dei Progressisti è stato comunicato dal capogruppo, on. Francesco Agus. “Non è corretto levare risorse al bando Lavoras. Si possono trovare altrove due milioni, anche risparmiandoli o attingendoli altrove”.
Giuseppe Meloni (Pd) ha chiesto notizie all’assessore del Lavoro, on. Alessandra Zedda, “sulla mancanza di cinque milioni del bando Lavoras, a favore dei Comuni. Vorrei sapere se questa notizia è confermata o se possiamo tranquillizzarci tutti”. Per il Pd Comandini ha spiegato che “non basta una mozione a risolvere i problemi di cui si è parlato. Sarà comunque necessaria una legge con una variazione di bilancio per poter spendere davvero questi denari”.
Il presidente Pais ha messo in votazione la mozione 68, che l’Aula ha approvato con 32 favorevoli, 7 contrari e 11 astenuti. Segue