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Incendio in un impianto chimico in Francia: nube nera a Rouen

Francia, 26 Sett 2019 - Dalle 3:00 di questa notte è scoppiato a Rouen, in Francia, un enorme incendio in un impianto chimico della società Lubrizol, catalogato in base alla Direttiva europea Seveso, quindi ad alto rischio. Secondo i media locali un'enorme nuvola di fumo denso e nero e fiamme altissime si sprigionano dai capannoni da cui provengono numerose esplosioni. Non si conoscono al momento le ragioni del rogo.

Sul posto stanno operando 130 vigili del fuoco con mezzi tecnologicamente avanzati per contrastare le violente fiamme che non accennano a diminuire. È stato istituito un perimetro di sicurezza di 500 metri intorno all'impianto e tutte le scuole, scuole primarie, college, scuole superiori, università e asili nido resteranno chiusi oggi (anche negli 11 Comuni vicini). Il prefetto del dipartimento Senna Marittima, Pierre-André Durand, ha invitato i residenti a rimanere in casa. Un vigile del fuoco alle 7:30 ha detto al quotidiano Le Monde: "Il fuoco non è circoscritto, sta aumentando. Stiamo aspettando rinforzi nazionali". Sembra che ci siano delle perdite di petrolio.

Lo stabilimento Lubrizol si trova a Rouen, capoluogo della Normandia a 135 chilometri da Parigi, e dal 1954 produce additivi per lubrificanti. Sui social network, i testimoni affermano di aver sentito diverse esplosioni. I vigili del fuoco non sono stati in grado di controllare il disastro e hanno dovuto chiedere rinforzi dai dipartimenti che si affacciano sulla Senna marittima e l'incendio è ancora in corso.

Questo incidente ricorda il "caso mercaptano", accaduto nello stesso impianto. Nel gennaio del 2013, un forte e sgradevole odore emanato dall'azienda causò una "crisi sanitaria" nazionale. Un gas, il mercaptano, uscì da una delle cisterne dello stabilimento di Lubrizol, e i cattivi odori arrivarono a centinaia di chilometri di distanza, fino alla regione di Parigi. A causa dei forti venti, la nube di gas aveva addirittura attraversato la Manica e raggiunto il sud dell'Inghilterra. Le operazioni di neutralizzazione durarono diverse notti. L'inchiesta poi appurò che questa perdita di mercaptano era legata ad un errore umano.

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