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Quasi ad una svolta le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari del tentato omicidio di Nicola Atzori avvenuto il 2 luglio del 2018 nelle campagne di Santadi.

Cagliari, 16 Lug 2019 - Potrebbero essere ad una svolta le indagini sul grave ferimento di Nicola Atzori avvenuto la notte del 02 luglio 2018 nelle campagne di Santadi. Infatti, in quella data la vittima si era recata nelle sue terre per sistemare il vigneto. Nella serata era stato raggiunto dal padre e da un amico di famiglia con i quali aveva iniziato una battuta di caccia al cinghiale. E verso la mezzanotte, delusi dall’esito degli appostamenti, hanno deciso di far rientro nelle proprie abitazioni.

Mentre percorrevano la strada di rientro a Giba, Atzori è stato raggiunto da due fucilate, intervallate da alcuni secondi, che lo hanno colpito alla testa lasciandolo un fin di vita. Subito dopo le cure dei medici e la tenacia della vittima hanno permesso un’insperata ripresa ed un costante miglioramento delle condizioni di salute.

Nel frattempo gli investigatori dell’Arma dopo aver valutato e scartato la prima ipotesi relativa ad un incidente di caccia, gli accertamenti si sono concentrati sulle motivazioni che potevano aver portato qualcuno a sparare contro Atzori.

Quindi le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, supportati dalle indagini balistiche del Ris, coordinati dalla Procura della repubblica di Cagliari, hanno permesso di meglio delineare la dinamica dei fatti di quella notte. E, infatti, l’attenzione concentrata su alcuni personaggi della zona. Perciò sono state analizzate le frequentazioni della vittima, i diverbi ed i contrasti avuti con vari soggetti, sono stati poi interrogate decine di persone alcune delle quali hanno rilasciato dichiarazioni molto utili ai fini delle indagini. Infine, altrettanto fondamentali per lo sviluppo dell’attività investigativa si sono rivelate alcune operazioni di polizia giudiziaria con sequestri di fucili condotte dai carabinieri delle stazioni di Teulada e Santadi sotto la direzione del Nucleo Investigativo.