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Cdm: ok rimborsi, no “Salva-Roma”. M5S: ci vediamo in Parlamento

Roma, 24 Apr 2019 - Si è chiuso nella tarda serata di ieri, dopo 4 ore, uno dei consigli dei ministri più tesi del governo gialloverde. Salvini ottiene lo stralcio di gran parte del salva-Roma, ma il M5S annuncia battaglia in sede di conversione del decreto in Parlamento. Ad alzare la tensione è la rinnovata richiesta di dimissioni da parte dei pentastellati del sottosegretario leghista Siri. Passa, apparentemente senza problemi, la norma sui rimborsi ai risparmiatori truffati delle banche. E il tetto dell'indennizzo diretto, tra la soddisfazione del M5S, aumenta da 100mila a 200mila.

Nel Consiglio dei ministri sul decreto crescita "è stato definito un percorso normativo a sostegno dei Comuni, a partire da Roma, in difficoltà finanziaria, sul quale il Parlamento potrà intervenire ancora in sede di conversione". Lo sottolinea in un post su Facebook il premier Giuseppe Conte.

"Oggi è stata una lunga e proficua giornata. Dopo un Consiglio dei ministri durato fino a tarda sera, abbiamo definitivamente approvato il decreto-legge 'Crescita', con il quale diamo un forte impulso alla ripresa economica del Paese con misure concrete a sostegno delle imprese e degli investimenti" afferma il premier.

"Non dimentichiamo che la crescita non può prescindere dall'attenzione alla persona e dalla fiducia che i cittadini nutrono nel sistema Paese. È per questo che il decreto-legge include una norma che estende e rafforza gli incentivi per il rientro dei "cervelli" dall'estero: vogliamo che i nostri giovani abbiano la possibilità di costruirsi un futuro in Italia e contribuire così alla crescita del Paese. Per la stessa ragione il Governo ha incluso nel decreto la norma che permetterà il rimborso dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie", afferma sempre nel post Conte.  "Andiamo avanti, con determinazione e fiducia, sulla strada della crescita e dello sviluppo sociale", sottolinea.

Nel decreto crescita approvato questa notte in Cdm sono state inserite norme che "definiscono le modalità di ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale sociale della newco "Nuova Alitalia". È quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio.