Parigi, 20 Apr 2019 - Sono scoppiati i primi tafferugli a Parigi, nel primo pomeriggio, nel 23esimo sabato di protesta dei Gilet Gialli. Sono stati dati alle fiamme cassonetti e la polizia ha ripetutamente usato i gas lacrimogeni lungo uno dei viali nel centro della capitale, tra la Bastiglia e Place de la République.
Auto danneggiate e oggetti lanciati contro gli agenti. I casseur hanno spaccato alcune vetrine e svaligiato dei negozi. È toccato a McDonald's, poi ad un magazzino di sport, quindi a un negozio di cellulari.
Sono decine gli scooter dati alle fiamme e gettati al centro del Boulevard Richard-Lenoir e della rue du Faubourg-du-Temple. Gli agenti hanno fatto uso di granate assordanti per sgomberare gruppi di black bloc che avevano messo un furgone di traverso per impedire ai pompieri di accedere ai focolai di incendio, l'aria è diventata irrespirabile in tutto il quartiere per la gran quantità di gas lacrimogeni e per il denso fumo nero che si alza dai veicoli in fiamme. È salito a 137 il numero delle persone fermate alle 15. Secondo quanto riferito da fonti della sicurezza, la maggior parte dei fermati è stata trovata in possesso di materiale vietato durante i controlli di polizia.
Per la prima volta era off limits la zona intorno a Notre-Dame, oltre agli Champs-Elysées e alle zone intorno all'Eliseo e all'Assemblea Nazionale.
Partecipazione in lieve aumento a metà giornata, secondo le cifre della Prefettura. I manifestanti, stando alle autorità, sono 9.600 in tutta la Francia, 6.700 dei quali soltanto a Parigi. Una settimana fa, alla stessa ora, erano stati 7.500 nel paese e 1.300 nella capitale.
Appello via Twitter della prefettura parigina ai Gilet Gialli moderati: "Troncate subito con i violenti". Mentre gli scontri sono in corso tra i manifestanti e la polizia, la prefettura ha scritto su Twitter che "i gruppi violenti si sono formati nella processione vicino a Place de la République". La prefettura ha chiesto ai Gilet Gialli di dissociarsi da questi gruppi violenti per permettere alla polizia di intervenire.
Prevedendo la presenza in massa di 'casseurs', come quelli che lo scorso 16 maggio hanno saccheggiato gli Champs-Elysées, il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, aveva predisposto un ingente dispositivo di sicurezza a Parigi ma anche Tolosa, Montpellier e Bordeaux, altre città ad alto rischio violenza: 60 mila gli agenti schierati in tutta la Francia di cui oltre 5 mila nella sola capitale.