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Giovane arrestato dai carabinieri della compagnia di Lanusei e condannato dal Tribunale della cittadina del nord Sardegna a otto anni di carcere per rapina.

Lanusei, 3 Apr 2019 - Il 28 Marzo scorso il Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Lanusei, in accoglimento delle richieste del Pm, ha condannato Mula Marian, difeso dall’Avv. Luigi Burchi, a otto anni di reclusione e di € 1.800 di multa, in relazione a due dei capi d’imputazione contestati nella richiesta di rinvio a giudizio.

In particolare, Mula, insieme a Girolamo Cangialosi, Andrea Melis e al minore U.A., nei cui confronti si procederà separatamente a dibattimento, doveva rispondere dei reati di rapina aggrava in concorso, di sequestro di persona e di porto abusivo d’armi (per quest’ultimo reato vi è stata assoluzione, verosimilmente perché non è stato possibile sciogliere il dubbio che potessero essere state usate armi finte).

I fatti oggetto di giudizio, di notevole gravità ed allarme, erano avvenuti il 27 luglio 2014 a Bari Sardo. I malfattori avevano fatto irruzione in una casa privata dove i tre anziani occupanti, un uomo e due donne, erano stati malmenati, immobilizzati e costretti, sotto la minaccia di armi, a consegnare le chiavi dell’armadio blindato dove erano custoditi monili, carnet di assegni e denaro in contanti (circa 9.000 euro).

Le persone offese, con i polsi ancora legati e la bocca fasciata con nastro adesivo, erano state rinchiuse all’interno di una stanza da letto.

Le complesse ed accurate indagini svolte dagli investigatori dell’Arma del Nucleo Operativo della Compagnia cc di Lanusei ed i colleghi della Stazione dei Bari Sardo, hanno permesso di identificare gli autori della rapina e di provare la loro responsabilità, ormai giudizialmente accertate per quanto riguarda il Mula, mentre per gli altri si dovrà attendere l’esito del dibattimento.

Le articolate indagini tecniche sviluppate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Lanusei nei confronti del Marian Mula nel periodo oggetto d’indagine, ha consentito inoltre di fornire determinanti indicazioni che hanno permesso a i militari del Comando Provinciale cc di Modena e agli agenti della Questura della stessa città, d’arrestare nella flagranza di reato il condannato che, il 30.05.2015 alle ore 14.00, con un'altra persona residente in quel centro, hanno messo a segno un’altra rapina a mano armata nella Farmacia ubicata in viale Muratori.

Le dichiarazione rese dagli arrestati in quella occasione hanno poi permesso di scoprire le dinamiche e gli autori di altre due rapine delle quali una eseguita il 19.09.2014 sempre presso la stessa farmacia “Santa Caterina” di viale Muratori 145 ed una fatta l’11.03.2015 presso l’esercizio commerciale “Forno Caffetteria” sito in Modena in via Jacopo Barozzi 202.

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