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Operazione “Texas Hold’Em” della Polizia di Stato di Oristano:eseguite altre sette misure cautelari e trovato e sequestrato il primo hashish prodotto in Sardegna.

Oristano, 21 Mar 2019 - Altre sette misure cautelari, cinque delle quali in carcere, eseguite dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Oristano nei confronti di sette persone, tutte già in carcere per altri fatti di reato già loro contestati dalla Procura della Repubblica di Oristano.

Questa volta è il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Nuoro, su richiesta della Procura barbaricina, a contestare ben cinque capi di imputazione ai sette arrestati stamane.

Dall’indagine “Texas Hold’em” appena conclusa dagli Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Oristano, a seguito della quale sono stati effettuati complessivamente ventotto arresti, è emerso un elemento mai riscontrato prima nel territorio della Sardegna; infatti, è stato rinvenuto e posto sotto sequestro quello che dalle intercettazioni è emerso essere il primo hashish prodotto nell’isola.

I componenti della banda hanno creato una sorta di derivato della marijuana, molto simile all’hashish, ma di qualità probabilmente inferiore, derivato dalla trinciatura della canapa indiana in fase di deterioramento.

Per limitare le perdite e trarre il massimo guadagno dalle piantagioni, il prodotto veniva trinciato, polverizzato e, a seguito di accurata lavorazione, solidificato. E, appunto, lo scopo principale era quello di immettere sul mercato un nuovo prodotto, più facilmente trasportabile ed occultabile, compattato in panetti e presentato come hashish di altissima qualità fatto in Sardegna.

A differenza dell’hashish, derivato della marijuana e ricavato dalla resina estratta dalla stessa, il nuovo prodotto sardo si presenta come una sorta di mattonella di “spugna per fiori” rigida di colore verdastro.

Nell’arco dell’attività di indagine sono stati sequestrati due panetti di questo tipo di stupefacente in due diverse operazioni.

Le misure cautelari, tutte emesse a carico di pregiudicati già rinchiusi in carcere nell’ambito dell’indagine “Texas Hold’em”, Gianluca Sanna, di 33 anni, nato a Ghilarza, (misura cautelare in carcere); Massimo Arca, di 38, nato a Nuoro; (misura cautelare in carcere); Domenico Arca, di 35 anni, nato a Nuoro (misura cautelare in carcere); Antonio Floris, di 32 anni, nato a Nuoro (misura cautelare in carcere); Luigi Pittalis, di 34 anni, nato a Nuoro (misura cautelare in carcere).

Invece, Alessio Sanna, di 34 anni, nato a Ghilarza ha l’obbligo di dimora e, infine, a Gianmarco Fiori, di 28 anni, nato a Oristano, è stato imposto l’obbligo di presentazione alla P.G.).