Cagliari, 19 Feb 2019 - I Carabinieri della stazione di Ca-Sant’Avendrace della compagnia di Cagliari hanno arrestato un cagliaritano di 20 anni, con vari precedenti penali, a seguito dell’emissione di un ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale di Cagliari.
Il pregiudicato era già sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare a seguito del suo arresto avvenuto il 28 gennaio scorso ad opera del personale dell’Arma, occasione nella quale era stato colto nella flagranza di maltrattamenti in famiglia, ovvero comportamenti violenti nei confronti dei familiari, in particolare della madre.
Nel corso dei giorni successivi, i militari del Nucleo radiomobile della compagnia cc del capoluogo, era intervenuto in diverse occasioni, ravvicinate tra loro nel tempo, durante le quali il giovane, assolutamente incurante della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna e dei familiari, si presentava presso la loro abitazione comportandosi in modo particolarmente aggressivo e violento; addirittura in una di queste occasioni il giovane avrebbe afferrato la madre al collo perché accortosi che questa stava richiedendo l’intervento dei carabinieri tramite il 112, poi dopo averle mandato in frantumi il telefono cellulare, il tutto in presenza della sorellina minore, si dava alla fuga.
I comportamenti violenti del ragazzo sono continuati sin dalla prima misura cautelare fino alla giornata di ieri, in modo costante, tanto da rendere le condizioni di vita dei familiari difficili e nel continuo timore di improvvise aggressioni fisiche. Infatti, il ragazzo andava ripetutamente presso l’abitazione dei familiari intimando di aprirgli la porta, percuotendo il portoncino d’ingresso e urlando frasi ingiuriose. Pertanto, poiché riconosciuto assolutamente incurante ed incapace del rispetto delle prescrizioni impostegli, nonché riconosciuto inidoneo alla vita in una comunità di recupero, in quanto tossico dipendente data la sua propensione a rendersi irreperibile, persino per il suo legale, è stata scelta appositamente la misura della custodia cautelare in carcere, poiché ritenuto l’unico strumento capace di contenere i comportamenti imprevisti e violenti del giovane pregiudicato.
Quindi i carabinieri dopo l’arresto lo ha portato e rinchiuso presso la casa circondariale di Uta.
Il prossimo 26 febbraio si terrà un’udienza presso il tribunale di Cagliari.