101,8 miliardi di euro complessivi e ben 26,9 miliardi di euro raccolti dal solo comparto online nel 2017: sono questi i numeri ufficiali dell'industria del gioco d'azzardo in Italia, un settore che continua a macinare record su record, ma che come noto è afflitto anche da numerose criticità.
Quello delle possibili frodi connesse con il gioco online rappresenta un problema non di poco conto: da un lato esiste la questione della sicurezza degli utenti (e dei loro dati), che sempre deve essere garantita dalle piattaforme di gioco, e dall'altro quella dei fenomeni legati al riciclaggio, che vedono soggetti malintenzionati sfruttare i meccanismi di perdita e vincita per movimentare denaro di dubbia provenienza.
Riciclaggio e frodi: gli stratagemmi più diffusi
Ma quali sono i meccanismi di frode più comuni? Quali i potenziali pericoli per i singoli giocatori? E, soprattutto, in che modo oggi è possibile prevenire questi fenomeni associati al gioco online? Scopriamolo insieme.
Chip Dumping
Il cosiddetto Chip Dumping (che letteralmente sta per "passaggio di chip") è uno dei più noti meccanismi fraudolenti sfruttati dai giocatori truffaldini per lo scambio di denaro attraverso le piattaforme di gioco online.
Il Chip Dumping è possibile sono nel caso di giochi specifici, come i cosiddetti "skill game", ovvero i giochi di carte, in cui non è solo la fortuna a dettare la vittoria o la sconfitta, ma anche l'abilità e la strategia del giocatore.
In sostanza, sfruttando una partita a poker, a briscola o a scopa online – solo per citare alcuni dei giochi di carte più apprezzati dai gambler digitali –, due giocatori, in accordo tra di loro, hanno la possibilità di passarsi chip (e quindi denaro reale) in modo completamente legale: semplicemente, occorre che uno dei due partecipanti al tavolo virtuale perda intenzionalmente tutte le sue puntate.
Qual è il vantaggio di questo meccanismo?
Semplice, a fronte di una commissione applicata dai gestori in media pari al 10%, è teoricamente possibile lo scambio di somme anche ingenti, in modo apparentemente del tutto pulito.
Per comprendere meglio basta un esempio pratico: si ponga il caso di un tavolo di poker con due giocatori con puntate per 20 euro a testa. Il giocatore che intende effettuare il "pagamento" attraverso il gioco non deve fare altro che perdere volontariamente: al vincitore andrà la sua puntata più quella dell'avversario, ridotta di soli 4 euro (pari alla commissione imposta dall'operatore).
Chip Dumping e Phishing
Il Chip Dumping può essere impiegato per scambiare somme di denaro tra due giocatori consenzienti, ma anche per sottrarne indebitamente dalle tasche di un malcapitato.
Non di rado, i truffatori agiscono attraverso il sistema del phishing, ovvero con l'invio di email o SMS apparentemente provenienti da istituti di credito o altri enti affidabili, con l'intento di sottrarre dati sensibili, in primis quelli dei conti bancari.
Una volta in possesso delle credenziali di accesso, i truffatori sfruttano il sistema del Chip Dumping per trasferire dal conto del derubato a quello di uno dei due giocatori protagonisti dello scambio puntate ingenti, spesso sfruttando le ore notturne, così che il danno causato non possa essere immediatamente rilevato.
Multi Accounting
Lo stratagemma del Multi Accounting è persino più intuitivo di quello del Chip Dumping: semplicemente, uno stesso giocatore siede al tavolo di un torneo di poker online con più account di gioco, tutti da lui controllati.
Chiaramente, una simile strategia agevola molto il giocatore: attraverso rilanci studiati ad hoc, diventa facile orientare le scelte degli altri partecipanti al tavolo, creando un evidente squilibrio a vantaggio del malintenzionato.
Meccanismi antiriciclaggio: la risposta dei casinò online
Quello del gambling online è dunque da considerare un settore poco sicuro o, peggio, un terreno ideale per il fiorire di attività criminose?
In realtà, va detto che fortunatamente oggi le cose non stanno più così.
Con la ricezione della IV Direttiva in merito al contrasto del riciclaggio di denaro (e successive) sancita dalla Commissione Europea, i singoli Stati hanno adottato contromisure volte a porre un freno a vari fenomeni di "money laundering", tra cui anche quelli connessi con l'azzardo online.
In Italia, è l'ADM, cioè l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS) a vigilare sul settore del gioco e sui movimenti di denaro tra i giocatori, grazie a complessi sistemi informatici sviluppati con l'ausilio di SOGEI.
Come specificato all'interno delle Linee guida per la comunicazione dei dati in materia di antiriciclaggio, spetta in primis ai gestori l'onere di vigilare sui movimenti sospetti che avvengono tra i conti di gioco e procedere alle dovute segnalazioni.
Cos'è e come funziona il conto di gioco?
Lo strumento di controllo più importante è rappresentato dal conto di gioco. Per accedere ai giochi da casinò online, ma anche alle semplici scommesse sportive, occorre sottoscrivere un vero e proprio conto online.
Il conto di gioco è sempre nominale, cioè intestato ad un soggetto fisico. La verifica dell'identità dell'utente che chiede la registrazione avviene attraverso l'invio di una copia di un documento: è il gestore del portale a segnalare eventuali incongruenze tra i dati inviati e quelli riportati sul documento e, eventualmente, a sospendere il nuovo account.
A ciascun utente è concesso un singolo account per ciascuna piattaforma: è impossibile aprire due conti gioco con i medesimi dati presso la stessa piattaforma e questo stratagemma pone un limite deciso alla truffa del multiaccounting.
Con l'istituzione dell'ACG, cioè dell'Anagrafe Centralizzata dei Conti di Gioco, tutti i movimenti e i passaggi di denaro tra giocatori che avvengono in Italia sono registrati all'interno di un grande database e scandagliati in automatico da sistemi programmati per rilevare anomalie quali:
perdite particolarmente ingenti e costanti (o comunque superiori alla media attesa);
utenti che si cimentano in partite sempre contro gli stessi giocatori;
giocatori che tendono a puntare sempre cifre molto elevate (dell'ordine dei 500 euro o più).
I giocatori che si rendono protagonisti di una infrazione delle regole delle piattaforme di gioco vengono sospesi e, a seconda del tipo di irregolarità riscontrata, è possibile che l'identità dell'utente venga segnalata alle Forze dell'Ordine, completa di tutte le informazioni identificative e dell'IP utilizzato.
Gioco online: un passatempo sicuro?
Sotto il profilo della sicurezza delle piattaforme di gioco online, è interessante ricordare che tutti i siti in possesso di regolare autorizzazione dell'ADM adottano severi sistemi atti a garantire l'impenetrabilità di tutti i dati personali degli utenti, dalle credenziali di accesso alle informazioni di pagamento.
Casinò e sale scommessa online in Italia rappresentano ambienti all'interno dei quali è possibile dilettarsi in tutta sicurezza, mentre l'instancabile lavoro dell'ADM e delle Forze dell'Ordine sta rendendo via via sempre meno conveniente l'impiego delle piattaforme di gioco come strumenti per il riciclaggio di denaro.
Se in molti altri ambiti il Bel Paese si trova alle prese con un cronico ritardo rispetto ai risultati raggiunti dal resto dei paesi europei, in merito a sicurezza del gioco online e strategie antiriciclaggio gli operatori tricolore vantano risultati di livello eccezionale.