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Fmi mette Italia fra maggiori rischi globali: rallenta il Prodotto Interno Lordo

Davos, 21 Gen 2019 - La situazione finanziaria dell'Italia, assieme a Brexit, è al primo punto fra i principali fattori di rischio globali indicati dal Fondo Monetario Internazionale nella versione aggiornata del World Economic Outlook.

"In Europa continua la suspense su Brexit, e il costoso intreccio fra rischi sovrani e rischi finanziari in Italia rimane una minaccia", ha detto il direttore della ricerca del Fmi Gita Gopinath presentando il rapporto a poche ore dall'inizio del Forum Economico Mondiale di Davos.

Il Fondo Monetario Internazionale taglia allo 0,6%, dall'1% di ottobre, la previsione di crescita per l'Italia nel 2019, (come già previsto dalla Banca d’Italia) mantenendola allo 0,9% per l'anno successivo. Lo si legge nell'aggiornamento del World Economic Outlook. L'Italia è individuata con la Germania come uno dei fattori la cui frenata a fine 2018 ha fatto rivedere in peggio le stime di crescita per l'eurozona e comportato un calo dell'euro del 2% fra ottobre e gennaio.

In generale, meno crescita per l'economia globale nel 2019 e 2020, e con più incognite fra cui una possibile escalation nello scontro Cina-Usa sui dazi e un 'atterraggio durò dell'economia cinese. È il quadro delineato dall'aggiornamento del World Economic utlook del Fmi. Le nuove stime del Fondo prevedono una crescita globale del 3,7% nel 2018, come tre mesi fa, ma peggiorano il 2019 (3,5% da 3,7%) e il 2020 (3,6% da 3,7%).

Replica al Fondo Monetario Internazionale il vicepremier Matteo Salvini. "Italia minaccia e rischio per l'economia globale? Piuttosto è il Fmi che è una minaccia per l'economia mondiale, una storia di ricette economiche coronata da previsioni errate, pochi successi e molti disastri".

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