Cagliari, 11 Gen 2019 - In relazione alle incertezze determinate dalla Proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (Pniec), inviato nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Commissione Europea, Confindustria Sardegna ha mandato una lettera al Ministro Luigi Di Maio. Nella lettera Confindustria Sardegna manifesta le proprie perplessità e chiede chiarimenti circa i tempi, le modalità di attuazione e le conseguenze che il Piano avrebbe per il sistema energetico della regione e per il suo impatto sulle attività economiche e produttive.
“Lo scenario di uscita dal carbone entro il 2025 - scrive la Confindustria Sardegna in una nota - delineato nella Proposta di Piano, con le corrispondenti correlazioni ed implicazioni soprattutto nelle fasi della transizione energetica, unitamente ai termini stringenti posti per il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dei grandi impianti - si dice nella lettera - impongono di chiedere alcune rassicurazioni su scelte fondamentali e prioritarie per gli operatori.”
A parere degli industriali, infatti, dalla lettura della Proposta di Piano non risultano adeguatamente esplicitate, rispetto a quanto riportato nella Strategia Energetica Nazionale, alcune tematiche sulle quali sarebbe invece assolutamente importante che fossero da subito confermati dal Governo e dal Mise orientamenti e percorsi determinanti per l’economia e l’occupazione in Sardegna.
In particolare – si legge ancora nel comunicato - gli Industriali sardi chiedono al Ministro di confermare la volontà di assolvere agli impegni governativi assunti per la metanizzazione dell’isola con la realizzazione della rete di trasporto principale di interconnessione ai rigassificatori e ai bacini per assicurare stabilità ed unitarietà energetico/tariffaria di una risorsa decisiva per la competitività del sistema produttivo della Sardegna, che sconta sul tema una diseconomia storica.
Chiedono inoltre di assicurare il massimo sostegno politico, a fronte delle prevedibili contrapposizioni sociali ed ambientali, per la realizzazione del rilevante incremento di impianti di energie rinnovabili (a partire dal fotovoltaico e eolico) necessario per compensare la decarbonizzazione. In proposito vengono anche chieste rassicurazioni circa la gestione delle complesse problematiche che l’aumento delle FER comporterebbe, considerate le attuali tecnologie disponibili, sull’equilibrio del sistema elettrico regionale.
Confindustria Sardegna – conclude lano di Confindustria Sardegna - chiede ancora al Ministro di garantire la sicurezza della rete elettrica sarda con la realizzazione del cavo HVDC Sardegna - Sicilia e con le nuove capacità di accumulo, assicurando altresì certezza dei tempi.
In conclusione la lettera evidenzia la necessità di confermare la compatibilità di quanto previsto nella Proposta di Piano, a partire dalle fasi di transizione, con gli importanti investimenti industriali, in particolare a Portovesme, Porto Torres e Fiume Santo, che vedono tra l’altro il Ministero dello Sviluppo Economico direttamente impegnato. Com