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Lavori di ieri sera del Consiglio Regionale Sardegna su Enti locali: seduta rinviata al 16 Gennaio prossimo per mancanza del numero legale (2)

Cagliari, 9 Gen 2019 – Subito dopo è intervenuto Giorgio Oppi (capogruppo Udc), in apertura si è lamentato del ritardo di due ore prima di riprendere l’esame del testo. “Questa legge è stata approvata dalla maggioranza, all’unanimità dal Cal e nessuno vieta che si ritirino gli emendamenti. Il problema è dobbiamo andare avanti oppure no? Bisogna essere corretti e dire quale linea si vuole seguire”. Oppi ha evidenziato che una parte della maggioranza ha lasciato l’aula e ha dato l’idea ai sindaci che non si volesse andare avanti con questa legge. “Io invito il presidente ad andare avanti così che tutti si prendano le proprie responsabilità”.

Daniele Cocco (capogruppo Art.1- SDP) si è detto d’accordo con quanto affermato dal presidente Pigliaru. “Sono del parere che il testo che è arrivato possa essere votato e invito tutti i colleghi di maggioranza e opposizione a ritirate gli emendamenti, a tornare in aula e proseguire i lavori”. E sull’ipotesi di tornare in commissione solo per integrare il testo ma con garanzie di esitare la proposta di legge. “Io ho assunto un impegno personale e del gruppo e mantengo l’impegno preso. Io rimango in aula”.

Antonio Solinas (PD) ha affermato di intervenire come consigliere regionale di tutta la Sardegna e ha affermato che si tratta di un riconoscimento dovuto alla Gallura, però si tratta di mettere mano a un settore che riguarda una modifica strutturale degli enti locali. Il consigliere ha ritenuto la proposta fatta dal collega Pizzuto di buon senso, in modo da dare il tempo alla commissione di esaminare gli emendamenti e riportare in aula il testo mercoledì prossimo.

Giovanni Satta (Psd’Az-La Base) ha criticato chi oggi ha abbandonato l’aula: “Dov’erano in questo anno e mezzo?” e ha aggiunto: “Penso sia fondamentale andare avanti senza se e senza ma”, dicendosi d’accordo con l’analisi fatta dal presidente Pigliaru. “È una riforma per la Gallura, non contro il Sulcis, l’Ogliastra o il Medio Campidano”.

Pierfranco Zanchetta (capogruppo dei Cristiano popolari socialisti) ha affermato: “Rimango in aula non solo per salvaguardare gli interessi del territorio ma anche per non mortificare il mio ruolo di consigliere regionale”. E ha aggiunto che non ci si può sottrarre all’approvazione del provvedimento, quindi istituire la provincia del Nord Est, e che debbano essere ritirati tutti gli emendamenti.

Il consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, ha chiesto che venga portata in votazione la proposta di legge come è stata esitata dalla commissione. “Perché questi emendamenti sono arrivati solo adesso? Forse perché qualcuno si vuole pulire la coscienza?”. Per Meloni si tratta di una proposta di legge bipartisan che aveva l’appoggio sia della maggioranza sia dell’opposizione.

Il capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, ha annunciato il voto favorevole di Forza Italia al passaggio agli articoli. L’esponente dell’opposizione ha sottolineato che la proposta di legge ha seguito un iter completo, che non ci sono vizi di forma che ne precludano l’approvazione.

Annamaria Busia (Misto) ha affermato: “Ero presente quando è stato preso un impegno. Dobbiamo ricordarci che siamo uomini e donne, consiglieri e consigliere che rappresentano una intera regione. Non possiamo svilire il lavoro di questo Consiglio regionale”. E ha aggiunto: “Non comprendo questa bulimia emendativa che si è scatenata in questa e in altre occasioni” oltre allo “scatenarsi di territori gli uni contro gli altri”. Si tratta, ha proseguito, di “una legge che ha avuto un iter importante e non deve essere vittima di volontà che si manifestano all’ultimo momento. Sono favorevole a proseguire”.

Il presidente Ganau ha respinto la richiesta di rimandare il testo in commissione di Pizzuto perché deve essere richiesta da cinque consiglieri o da un capogruppo. Il presidente ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 31 voti favorevoli.

È intervenuto Franco Sabatini (Pd) e ha chiesto che gli emendamenti vengano vagliati con attenzione e ha chiesto che l’aula venga sospesa e che si riporti il testo in commissione. “Gli emendamenti pongono dei problemi così profondi e importanti che non è pensabile che non si provveda a un rinvio in commissione”, ha affermato.

La richiesta è stata ritenuta ammissibile perché supportata da altri quattro consiglieri. Prima di metterla in votazione è intervenuto Michele Cossa (Riformatori sardi) per chiedere spiegazioni sull’inammissibilità degli emendamenti sul titolo della legge. Agus è, nuovamente intervenuto, per esortare i colleghi a ritirare gli emendamenti, dichiarando di sentirsi vincolato al voto dato in commissione. “Credo che la maggioranza non possa venir meno alla sua responsabilità”.

Per Pizzuto “è scorretto dire che è una legge che riguarda un solo territorio, mentre si occupa del riassetto territoriale della Sardegna”. E ha aggiunto: “Se questa diventa una legge che riguarda un solo territorio allora non si offrono le opportunità a tutte le altre aree della Sardegna”.

Rossella Pinna (Pd) ha detto di essere “d’accordo a riportare l’esame degli emendamenti in commissione. Io ho presentato diversi emendamenti non per ostruzionismo e non per fare un torto alla Gallura”. L’esponente della maggioranza ha affermato di d’accordo che la Gallura abbia quello che merita, ossia di autodeterminare il proprio territorio, ma per Pinna il titolo della legge non è corretto: “Non è un ‘integrazione a un articolo della Legge 2, ma una parziale modifica”.

Il presidente Ganau ha messo in votazione la richiesta di rimandare in commissione la proposta di legge per esaminare gli emendamenti che è stata respinta dall’Aula. Segue