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Le ossa trovate in Nunziatura non sono di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori

Roma, 23 Nov 2018 - Le ossa ritrovate nella Nunziatura apostolica a Roma non appartengono alle due ragazze scomparse misteriosamente nel 1983, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La certezza arriva dalle analisi svolte nei laboratori della scientifica di Caserta, che solo oggi hanno comunicato che i reperti risalgono, senza dubbi, a un periodo precedente al 1964, quando le due quindicenni romane scomparse non erano ancora nate.

Sono riconducibili allo scheletro di un uomo le ossa ritrovate lo scorso ottobre. È quanto emerso da accertamenti e verifiche effettuate dagli esperti nominati della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta partita dopo il ritrovamento. Il sesso è stato determinato individuando il fattore Y nel DNA estratto dal femore.

La scoperta delle ossa nelle sede della nunziatura del Vaticano di via Po a Roma risale alla fine di ottobre. La conferma del ritrovamento fu data la sera del 30 ottobre da una nota della sala stampa della Santa Sede. Le indagini, affidate dal Vaticano all'Italia, e in particolare alla procura di Roma e alla Polizia scientifica, sono state finalizzate fin dall'inizio a comparare le ossa con il dna di Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un dipendente vaticano scomparsa il 22 giugno 1983 e di Mirella Gregori, l'altra 15enne scomparsa poche settimane prima.