Roma. 9 Nov 2018 - "Dieci mesi di reclusione". È accusata del reato di falso nella nomina di Renato Marra a capo della Direzione capitolina Turismo. Rivolgendosi al presidente monocratico Roberto Ranazzi, l'esponente della Procura ha anche sollecitato la "concessione delle circostanze attenuanti generiche".
"Ci sono molti elementi per una condanna. Non c'è mai stato un processo per falso con una messa di prove così evidenti", ha detto Ielo motivando la richiesta di condanna. “È un processo con molti pesi, ma dobbiamo avere il limite della legge e la responsabilità di applicarla in modo uguale per tutti", ha aggiunto Ielo.
Secondo la Procura di Roma, Raggi "mentì alla responsabile dell'Anticorruzione del Campidoglio nel dicembre del 2016" perché se avesse detto che la nomina di Renato Marra era stata gestita dal fratello Raffaele, sarebbe incorsa in un'inchiesta e "in base al codice etico allora vigente negli M5S, avrebbe dovuto dimettersi". Così in aula il procuratore aggiunto Paolo Ielo che ha chiesto alla corte l'acquisizione del codice etico M5S vigente nel 2016.
Il codice etico M5S prevedeva in caso di indagine penale a carico di un 'portavoce' la sua ineleggibilità o, se già eletto, le dimissioni. "Se la sindaca avesse detto la verità - ha spiegato Ielo- e avesse riconosciuto il ruolo di Raffaele Marra nella scelta del fratello, l'apertura di un procedimento penale a suo carico sarebbe stata assai probabile. Lei era consapevole che in casi di iscrizione a modello 21 (come indagata in un fascicolo penale) rischiava il posto e per questo mentì. Il codice etico fu modificato nel gennaio del 2017".
L'ex capo di gabinetto del Comune di Roma, Carla Raineri, è stata sentita come testimone ed ha dichiarato che Raffaele Marra "non aveva nessuna delega, era formalmente il vice capo di gabinetto ma era il consigliere privilegiato del sindaco". E ha aggiunto: "Stavano in tre in una stanza a porte chiuse, per riunioni inaccessibili a tutti se non all'allora vice sindaco Daniele Frongia. Marra aveva un fortissimo ascendente sulla sindaca. Erano stati coniati vari epiteti per Marra, eminenza grigia, Richelieu, sottolineando la debolezza della sindaca come quella della zarina ai tempi di Rasputin. Chiunque si fosse messo di traverso rispetto alle loro ambizioni faceva una brutta fine".