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Lavoro e sviluppo, Erriu e Spanu parlano a Pirri del ruolo di politica e sindacato e della vicenda Ati Ifras

Cagliari, 25 Ott 2018 - “In questo frangente storico, secondo alcuni, il ruolo del sindacato come quello dei partiti viene considerato anacronistico. Penso invece che la mediazione degli interessi, così come la salvaguardia dei diritti e la tutela dei bisogni da perseguire attraverso organizzazioni di rappresentanza e tutela, mantengano tutta la loro importanza. Tanto più in un momento in cui il cambiamento ci passa tutti i giorni sotto gli occhi. L'approccio al tema del lavoro alcune volte è superato, ancora di tipo novecentesco, mentre esso sta cambiando fisionomia molto rapidamente. Ci sono però dei punti fermi: il lavoro è garanzia di dignità, è molto di più di una necessità per garantirsi la sopravvivenza e mantenere se stessi e la propria famiglia. La politica deve salvaguardare il lavoro come fonte di dignità e trovare le soluzioni adeguate, pur in un momento in cui è oggettivamente complicato trovarle. Penso, per esempio, al bisogno di individuare i punti di equilibrio tra le esigenze di tutela ambientale e la salvaguardia e l’incremento dei livelli occupazionali. La globalizzazione dei mercati, tanto enfatizzata e considerata come la panacea risolutiva di tutti i problemi, comincia a mostrare delle crepe. Torna la rilocalizzazione e torna il protagonismo dei territori. In questo contesto, il ruolo del sindacato quale mediatore e regolatore di interessi è fondamentale. Anche per contrastare una certa deriva centralistica e neopopulista che affida le soluzioni al dialogo diretto tra il capo e i cittadini, distruggendo ogni protagonismo di mediazione di organizzazioni intermedie”. Lo ha detto questa mattina l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, intervenendo al 5° congresso della Filcams Cgil che si è tenuto alle Vetreria di Pirri.

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, invece, ha parlato della vicenda Ati Ifras. “Mi sento personalmente impegnato, insieme al sindacato, per arrivare al più presto alla fine del percorso”, ha sottolineato. “Dobbiamo innanzi tutto completare la collocazione dei lavoratori in questa fase transitoria, e poi garantire la continuità reddituale secondo quanto andremo a definire nelle prossime settimane. Infine, dobbiamo arrivare insieme alla definizione di un progetto-territorio di ampio respiro delle attività future e per la stabilizzazione dei lavoratori, all’interno di un piano di sviluppo. È la grande sfida che dobbiamo fare insieme, consapevoli che possiamo farcela”. Com

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