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Stabilizzazioni in sanità, Arru “grande percorso che include tutte le categorie”

Cagliari, 30 Sett 2018 - "Si leggono strane dichiarazioni dell'onorevole Tedde sul grande percorso di stabilizzazione dei lavoratori che si sta concretamente attuando nel servizio sanitario regionale, dopo averne progressivamente dettato le linee di programmazione - obbligatorie per legge ma mai adottate dalla maggioranza dello stesso onorevole in anni di nulla e di degrado - e messo in sicurezza i conti". Così l'assessore della Sanità, Luigi Arru, sulle polemiche riguardo la stabilizzazione degli amministrativi nell'Ats. "Ebbene, l'onorevole Tedde non ricorda chi ha creato il precariato indecente che, in ogni modo e misura legittimamente possibili, si sta sanando dopo i presupposti programmatori messi dalla attuale Giunta negli anni di questa legislatura e l'attuazione dai commissari prima e dai direttori generali poi. Il precariato - afferma ancora Arru - era stato creato e alimentato dal governo regionale precedente e dalla maggioranza di centrodestra con tutti i suoi alleati, nelle varie antiche spartizioni territoriali: contratti interinali a singhiozzo e continui con scelte singolari, contratti a tempo determinato con proroghe continue, collaborazioni coordinate e continuative a intermittenza.

Dopo un duro lavoro oggi finalmente si conclude un percorso di civiltà, dando stabilità con contratti a tempo indeterminato al numero massimo di lavoratori possibile secondo le dotazioni organiche, i fabbisogni e tutte le risorse che si è potuto e si potrà destinare. Checché ne dica l'onorevole Tedde, anche il personale amministrativo è oggetto dei percorsi di stabilizzazione: dove era lui quando la percentuale stabilita dalla sua maggioranza per questo personale rispetto al totale dei dipendenti delle Aziende sanitarie era di gran lunga inferiore a quella oggi faticosamente stabilita in misura ben maggiore e più consona? Dove era lui quando in quella precedente legislatura i validi manager nominati nelle Aziende acquisivano lavoratori precari (interinali amministrativi in numero ben abbondante che si è progressivamente andati a ridurre totalmente, dipendenti a tempo determinato e cococo)? Dove erano i suoi alleati che non ricordano?

Checchè ne dicano gli urlatori fautori della precarietà soltanto oggi - conclude l'assessore - a tutte le categorie di lavoratori, per quanto è legittimo e possibile, si sta arrivando a dare un contratto stabile nella sanità regionale".