Roma, 11 Sett 2018 - Nell'aula bunker di Rebibbia è arrivata la sentenza nel processo di appello al cosiddetto 'mondo di mezzo': il collegio dei giudici presieduto da Claudio Tortora dopo essersi ritirato in camera di consiglio ha dato lettura dell'attesa sentenza di secondo grado.
I principali imputati sono stati condannati a pene lievemente ridotte rispetto al primo grado. Massimo Carminati a 14 anni e 6 mesi, Salvatore Buzzi a 18 anni e 4 mesi.
Pene ridotte per Buzzi e Carminati I giudici del tribunale di Roma hanno condannato a 18 anni e 4 mesi il cosiddetto Ras delle cooperative, Salvatore Buzzi, nell'ambito del processo Mafia Capitale-Mondo di Mezzo. Nei confronti di Massimo Carminati, già terrorista dei Nar, è stata adottata una pena di 14 anni e sei mesi.
La Corte ha riconosciuto l'associazione di stampo mafioso (articolo 416 bis) nel processo al Mondo di Mezzo, ribaltando l'impostazione dei giudici di primo grado. Il collegio, presieduto da Claudio Tortora, ha riconosciuto anche l'aggravante del metodo mafioso.
Pesanti le richieste di condanna arrivate, il 29 marzo scorso, dalla Procura Generale per i membri della presunta organizzazione criminale che per anni, secondo le accuse, avrebbe tenuto sotto scacco pezzi di imprenditoria e amministrazione pubblica romana: chiesti rispettivamente 26 e mezzo e 25 anni e nove mesi di carcere per l'ex Nar Massimo Carminati e l'imprenditore delle cooperative Salvatore Buzzi, ritenuti capi del gruppo e pene complessive per oltre 420 anni per gli altri 41 imputati.
Nel luglio del 2017 venne riconosciuta l'esistenza di due associazioni a delinquere "semplici" che avevano proprio in Carminati e Buzzi i punti di riferimento. Per l'ex Nar il Pg ha chiesto una condanna a 26 anni e mezzo e per Buzzi ha sollecitato 25 anni e 9 mesi. In primo grado i due presunti capoclan furono condannati rispettivamente a 20 e a 19 anni. In totale sono state rinnovate richieste di condanna per 430 anni nei confronti degli imputati, di cui 19 accusati di associazione di stampo mafioso.