Roma, 30 Mag 2018 - Il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli è tornato nel pomeriggio al Quirinale. Il nuovo colloquio con Mattarella è durato circa mezz'ora. In precedenza, era stato il capo politico M5s Luigi Di Maio ad avere un incontro con il capo dello Stato.
Stamane il premier incaricato aveva fermato gli orologi. Dopo un rapido colloquio informale con il capo dello Stato, e d'intesa con lui, aveva spiegato di voler "attendere gli eventuali sviluppi" perché "sono emerse nuove possibilità per la nascita di un governo politico". Da ieri, frenetiche, proseguono le trattative a tutto campo, con i telefoni roventi e tutti che contattano tutti. Obiettivo: evitare il baratro economico del Paese e garantire un minimo di stabilità che faccia calare lo spread.
Mattarella sta dunque attendendo che la trattativa prosegua e porti novità, mentre dai suoi uffici partono e giungono telefonate ai diversi protagonisti della crisi. Cottarelli prosegue le sue riflessioni e riceve possibili ministri ed esponenti politici. Ma l'ipotesi di un ritorno dell'asse politico M5s-Lega non sembra decollare. La Lega boccia l'idea di un nuovo governo Conte senza Paolo Savona al Mef, Luigi Di Maio indica due sole strade: "O far partire il governo Conte con una soluzione ragionevole o si va al voto subito". Ma c'è chi non si arrende e il confronto prosegue.
Intanto si lavora a un'ipotesi paracadute: una non sfiducia al governo Cottarelli che porti il Paese al voto a settembre-ottobre. "C'è Cottarelli che sta tentando di fare il governo. Se i voti non ce li ha, dovremo studiare un percorso ordinato verso elezioni il prima possibile", dice Giancarlo Giorgetti. Si tratterebbe cioè di astenersi, tutti, nel voto di fiducia a Cottarelli, che potrebbe dunque partire come governo in carica, anche se con una sola decina di sì in Parlamento, e si impegnerebbe a mettere a punto una manovra snella per far poi svolgere elezioni anticipate in autunno. Una soluzione minimalista, ma che troverebbe il favore di tutti coloro, e sono tanti, che al di là dei proclami ufficiali preferirebbero non votare tra luglio e agosto".
"Ci hanno detto no una volta, ci hanno detto no due volte, ci hanno detto no tre volte. Ma non potranno dirci no all'infinito". Così il leader della Lega Matteo Salvini durante il comizio elettorale in piazza Garibaldi a Massa Carrara, dove il 10 giugno si voterà per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. E ha proseguito: "Ci hanno detto no il centrodestra e all'accordo con M5S, a questo punto chiederemo un mandato pieno agli italiani. A luglio c'è molta gente via e molta che lavora lontano da casa, decida Mattarella" ma "non metteremo ostacoli, se qualcuno vuole risolvere a breve i problemi" del Paese. A ribadire la contrarietà della Lega al voto in estate arrivano le parole di Gian Marco Centinaio, dagli studi di Agorà. "Stiamo continuando a dire che noi siamo disponibili ad andare al governo". E conclude: "Noi continuiamo a dire che una maggioranza in Parlamento esiste", ha concluso Centiniaio.
"Governo politico o voto". Questa è la posizione ufficiale dei 5 stelle, espressa da Luigi Di Maio, circa la possibilità di non votare contro un esecutivo tecnico guidato da Carlo Cottarelli.