Press "Enter" to skip to content

Zone svantaggiate, assessorato agricoltura collabora con ministero dal 2005 su classificazione aree agricole. I 9 comuni oggi a rischio dovrebbero rientrare

Cagliari, 25 Mag 2018 – L’azione di monitoraggio sulle realtà agricole isolane per la classificazione delle aree colpite da svantaggi naturali, dove operano le aziende, sta interessando tutte le regioni dell’Unione europea. Un iter che vede impegnati in una lunga collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) gli uffici dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna già dal 2005. È da allora infatti che si è iniziato a discutere di una possibile revisione della mappatura originaria, stilata a metà anni ’70, e sostanzialmente mai riaggiornata. Il primo report realizzato da Laore risale al 2008, mentre l’ultimo è stato chiuso nei giorni scorsi grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali con cui i tecnici dell’Agenzia regionale hanno effettuato anche i rilievi sul campo.

Tale documentazione, trasmessa oggi al Mipaaf, è stata elaborata dopo un lavoro congiunto in cui sono state coinvolte l’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente) e il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). Nonostante siano passati 13 anni da quando si è iniziato a pensare a una riforma, le ultime due programmazioni agricole (2007-2013 e 2014-2020) sono state attivate con la classificazione del 1975 con i 377 Comuni sardi così suddivisi: 64 montani, di cui 9 solo parzialmente; 270 svantaggiati, di cui 6 solo parzialmente svantaggiati. Sono invece 48 i territori comunali dell’Isola che non godono di condizione di svantaggio. Red