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Abbandonano rifiuti pericolosi all’interno del campo nomadi di Porto Torres: i carabinieri denunciano un imprenditore della città portuale e due nomadi.

Porto Torres (SS), 21 Apr 2018 - Ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Porto Torres, congiuntamente ai militari in servizio presso il Noe di Sassari, hanno deferito in stato di libertà un imprenditore portotorrese e due nomadi, individuati quali responsabili per aver abbandonato un’ingente quantità di rifiuti nocivi per la salute.

L’attività degli investigatori ha consentito di appurare che l’imprenditore N. A., di 43 anni, titolare di una società operante nel settore della rivendita di materiali per l’edilizia, dovendo cedere a terzi il capannone utilizzato per lo stoccaggio del materiale, aveva necessità di smaltire un elevato numero di fusti contenenti vernici e solventi ormai inutilizzabili e divenuti rifiuti pericolosi.

Lo smaltimento condotto secondo norma e da una ditta specializzata nel settore avrebbe determinato una spesa di oltre 20.000/00 euro, motivo per cui l’uomo ha deciso di rivolgersi a due nomadi del locale campo posto nel territorio cittadino che, accordandosi per una somma di gran lunga inferiore, hanno accettato di liberare il capannone dei rifiuti pericolosi.

Quindi l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Porto Torres e dei militari del Noe di Sassari ha consentito di accertare i contorni della vicenda e di sequestrare tutti i fusti di prodotti chimici non più utilizzabili e nocivi per la salute, buona parte dei quali era già stata trasportata presso il campo nomadi di Porto Torres.

Oltre al deferimento in stato di libertà, i responsabili, che risponderanno del reato di abbandono di rifiuti previsto dal Testo Unico Ambientale, dovranno ripristinare lo stato dei luoghi e smaltire i rifiuti a proprie spese e ricorrendo ad una ditta specializzata.