Sassari. 14 Feb 2018 - I Baschi verdi della Guardia di Finanza di Sassari, hanno notato un giovane di colore di 20 anni, originario del Gambia, seduto su una panchina all’interno dei giardini pubblici di via Tavolara. Poi dopo qualche minuto, un giovane con fare furtivo si è avvicinato alla panchina dove stazionava l’extracomunitario e qui vi è stato un veloce scambio di mano, che agli occhi dei meno sospettosi poteva essere considerato come un veloce saluto, ha invece insospettito i finanzieri.
E tali sospetti sono stati ulteriormente confermati quando il giovane italiano ha consegnato una banconota da 10 euro. A quel punto i Finanzieri hanno proceduto al fermo di entrambi i giovani ai quali sono stati chiesti lumi su quanto appena accaduto.
L’acquirente, un sardo di 28 anni, residente a Torralba, dopo alcune reticenze ha ammesso di aver appena acquistato due dosi di marijuana dal gambiano a fronte del pagamento di € 10. Quindi è stato sanzionato amministrativamente ed ora sarà segnalato alla Prefettura di Sassari per i provvedimenti del caso.
Invece l’extracomunitario invece, attualmente ospitato presso una struttura di prima accoglienza, ha cercato fino all’ultimo di negare la propria attività di spaccio; solo la successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire nascoste all’interno del suo giubbotto 17 dosi preconfezionate di marijuana pronte per la vendita. La perquisizione permetteva altresì di recuperare alcune delle banconote probabile frutto dell’attività di spaccio.
Inoltre, le attività di perquisizione sono state estese presso il posto letto che il giovane di colore occupa all’interno del centro di accoglienza, dove le Fiamme Gialle, coadiuvati una unità cinofila fatta giungere dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Alghero, hanno rinvenuto altre dosi di marijuana e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.
A tal punto i militari hanno proceduto all’arresto dello spacciatore e, in accordo con il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Sassari, è stato messo agli arresti domiciliari presso la struttura ricettiva ospitante.
Portato stamattina dinanzi al giudice per il giudizio direttissimo, il giovane è stato condannato all’obbligo di dimora nel comune di Sorso.