Cagliari, 12 Gen 2018 – La consigliera regionale Rossella Pinna, in una mozione sostiene che “la preoccupante situazione della fabbrica Keller Elettromeccanica S.p.A. di Villacidro sorta negli anni ‘80 grazie ad importanti finanziamenti statali della ex legge sul Mezzogiorno - per la costruzione, manutenzione e ristrutturazione e allestimento, di carrozze e vagoni ferroviari. La mozione, inoltre, è stata sottoscritta dal capogruppo Pietro Cocco e dal gruppo consiliare del Pd.
Da circa sette anni la Keller di Villacidro è seriamente interessata da un’inarrestabile crisi, culminata con la dichiarazione di fallimento della sezione civile del Tribunale di Cagliari il 12 novembre 2014, che ha prodotto, in un territorio già compromesso dalla fame di lavoro, un vero e proprio dramma sociale in quanto ha privato oltre 400 lavoratori e le loro famiglie della principale e spesso unica fonte di sostentamento.
Nonostante l’apertura del tavolo di crisi e un’attenzione costante da parte della Giunta regionale, dei sindacati e delle forze politiche e istituzionali del territorio, si legge ancora nel comunicato - a fronte di imprenditori interessati e dell’azione compiuta negli ultimi mesi dal Consorzio Industriale di Villacidro, che avvalendosi delle prerogative previste dalla legge, ha avviato le procedure per la riacquisizione della proprietà della fabbrica allo scopo di evitare la vendita per lotti da parte dei curatori fallimentari e dunque la dismissione definitiva dello stabilimento, l’ipotesi di soluzione concreta sembra non essere imminente.
A fronte dell’elevato grado di criticità raggiunto e malgrado l’impegno dei parlamentari sardi e delle assessore Mura e Piras col viceministro Bellanova per ripristinare gli strumenti di protezione sociale, la situazione si è ulteriormente aggravata con la scadenza, avvenuta lo scorso 31 dicembre 2017, degli ammortizzatori sociali che ha gettato nella disperazione e nell’incertezza oltre 300 famiglie.
La mozione impegna il Presidente della Giunta, l’Assessora dell’Industria e l’Assessora al lavoro, innanzitutto a ripristinare la protezione sociale dei lavoratori, conclude la consigliera Pinna, a ricercare una soluzione condivisa attraverso la ricerca in Italia ed all’estero di gruppi imprenditoriali qualificati in grado valorizzare, con un piano industriale serio e credibile, le potenzialità dello stabilimento ed infine a convocare, nel più breve tempo possibile, tutte le parti coinvolte ed attivare tutti i livelli istituzionali, compreso il governo centrale, affinché si facciano carico di un impegno straordinario per il rilancio dell’attività produttiva e il riavvio della crescita del territorio del Medio Campidano”. Com