Cagliari, 25 Nov 2017 - Raggiunto oggi dai carabinieri del Nas di Cagliari, coordinati dal Magg. Davide Colajanni, un eccellente risultato durante uno dei controlli effettuati nell’ambito dei mirati servizi di controllo nazionale sull’importazione e distribuzione di prodotti etnici.
Infatti, il 23 e 24 novembre scorsi, sin dall’inizio della mattina, nell’ambito di programmate attività di contrasto ai fenomeni di vendita di oggetti non conformi alle normative comunitarie in materia di salute e sicurezza dei prodotti, oltreché della vendita di prodotti dai marchi contraffatti, i militari del Nas hanno proceduto, presso una attività commerciale all’ingrosso di Viale Elmas in Cagliari (2 grossi capannoni industriali con annesse aree all’aperto con copertura realizzata a mezzo di tensostrutture, destinate anch’esse allo stoccaggio del materiale) gestita da 2 cittadini cinesi, ad un massiccio sequestro di giochi/giocattoli, per un totale di oltre 125.000 pezzi, anche destinati al mercato natalizio; cosmetici privi di ogni indicazione obbligatoria di legge e potenzialmente pericolosi, per un totale di oltre 8000 pezzi il tutto per un valore commerciale stimato in circa € 400.000.
Il risultato operativo, frutto dello sviluppo di quanto emerso nel corso di analoga attività condotta dallo stesso Nas, in collaborazione con i comandi dell’Arma dipendenti dal Comando Provinciale di Cagliari, all’atto del controllo di alcuni esercizi al dettaglio del Capoluogo sardo e di altri paesi dell’hinterland, erano state rinvenute e sequestrate alcune centinaia di articoli dello stesso genere. Attraverso questi rinvenimenti si è risaliti alla filiera fino all’individuazione dell’attività, che ieri e l’altro ieri è stata oggetto delle operazioni.
Il rappresentante legale della ditta (una donna di 47 anni) e il suo socio e procuratore speciale (un uomo sempre di 47 anni) sono stati deferito all’A.G. per gli aspetti di natura penale e all’Autorità Amministrativa per quelli di competenza.
In particolare per i giocattoli posti sotto sequestro sono state contestate le violazioni di legge di natura penale che afferiscono all’importazione e distribuzione all’ingrosso di giocattoli pericolosi privi di marcatura CE ed altre informazioni obbligatorie, tipo le conformità del giocattolo, le avvertenze di pericolo e le precauzioni, l’età dei potenziali utilizzatori etc.; quelle di natura amministrativa riguardano, invece, il commercio degli stessi giocattoli privi di marchio CE e delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana; per i cosmetici rinvenuti e sequestrati, invece, è stata contestata le violazioni amministrativa per l’immissione in commercio di prodotti cosmetici privi di indicazioni obbligatorie ed in lingua italiana.
I prodotti sequestrati erano destinati per lo più a bambini e la loro pericolosità sta soprattutto nel fatto di non essere a norma di legge e, pertanto, risultano molto pericolosi poiché realizzati senza particolari criteri di sicurezza. Alcune parti dei giocattoli in questione, infatti, sono realizzati da piccole parti che spesso possono essere ingerite dai bambini con relativo rischio di soffocamento. Altri giochi, invece, non essendo stati realizzati a norma presentavano parti acuminate, taglienti e che si distaccano facilmente.
Per quanto riguarda i cosmetici, alcune partite erano assolutamente prive di etichettatura, mentre altre avevano etichette comunque non rispondenti ai requisiti richiesti dalla normativa italiana. I prodotti cosmetici, per lo più smalti per unghie, ombretti, mascara, fondotinta, rossetti, eyeliner, avevano confezioni accattivanti verosimilmente per attrarre acquirenti di giovane età. Questi cosmetici possono risultare pericolosi per la salute del consumatore, poiché non se conosce la reale composizione chimica, potrebbero causare violente reazioni allergiche, soprattutto nelle zone delle mucose, ovvero labbra ed occhi.