Madrid, 18 Nov 2017 - L'imam della Moschea di Ripoll, in Spagna, Abdelbaki Es Satty, ritenuto la mente degli attentati di Barcellona e Cambrils del 17 agosto, era stato un informatore dei servizi segreti spagnoli, il CNI.
La notizia, diffusa dal quotidiano 'El Pais', è stata confermata dai servizi segreti di Madrid. Il Centro Nacional de Inteligencia (CNI) aveva contattato Es Satty una prima volta durante un periodo di detenzione a Castellon, dove l'imam era stato incarcerato per reati legati all'immigrazione nel 2012.
I servizi segreti non hanno chiarito per quanto tempo il rapporto di collaborazione con Es Satty sia durato e quanto l'uomo sia stato, eventualmente, pagato.
L'imam è stato descritto come una persona schiva, sposato e con nove figli. L'imam è morto il 16 agosto, il giorno prima dell'attacco, assieme ad un'altra persona nell'esplosione di un'abitazione ad Alcanar usata dal commando come covo per preparare gli attentati e dove tenevano armi, esplosivi, bombole di butano e propano. Se non ci fosse stata l'esplosione la strage compiuta dai terroristi a Barcellona e poi a Cambrils avrebbe avuto un'altra piega ben più sanguinosa e il numero delle vittime e dei feriti sarebbe stato maggiore.
L'ex presidente catalano in esilio a Bruxelles Carles Puigdemont ha definito su Twitter "estremamente grave" la notizia dell'ingaggio da parte del CNI del cervello degli attentati di Barcellona e Cambrils, Abdelbaki Es Satty.
"Conferma i nostri sospetti - ha scritto Puigdemont -è un fatto estremamente grave, che sicuramente non comporterà nello stato spagnolo dimissioni o denunce o detenzioni".