Milano, 14 NOv 2017 – Giochi finiti per la Nazionale. Al Mondiale ci va la Svezia, noi lo guarderemo in televisione. Lo 0-0 di San Siro ci condanna a restare fuori dalla massima competizione calcistica, che gli azzurri hanno vinto quattro volte e a cui non mancavano dal 1958. Nel doppio confronto con gli scandinavi, l’Italia non è riuscita a segnare un gol, subendone uno all’andata. La squadra di Ventura paga caramente una certa fragilità mentale e la scarsa incisività in attacco. Italia-Svezia allo Stadio Meazza di Milano è una tragedia sportiva. Come ammette capitan Gianluigi Buffon, in lacrime, ai microfoni di RaiSport, «è mancata lucidità». Il portiere azzurro non potrà disputare la sua sesta Coppa del Mondo.
Ventura conferma il 3-5-2 visto all'andata, con tre cambi. Uno forzato: al posto dello squalificato Verratti a centrocampo c’è Florenzi. Per turn over, fuori De Rossi e Belotti, giocano Jorginho e Gabbiadini. Quindi: Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Candreva a Darmian sulle fasce, a centrocampo Jorginho centrale con Parolo a destra e Florenzi a sinistra, le punte sono Immobile e Gabbiadini. Il ct dei gialli Andersson schiera il 4-4-2 e, rispetto alla gara d’andata Lustig rileva il “bolognese” Krafth come terzino destro, mentre Johansson, autore del gol vittoria, parte dal primo minuto al posto dell'infortunato Ekdal. Il direttore di gara è lo spagnolo Antonio Mateu Lahoz.
Inno svedese fischiato con davvero poca sportività dai tifosi 70.000 di San Siro, e cantato dai 2.000 svedesi. Avvio nervosissimo. Toivonen provoca Bonucci. Gli azzurri protestano per un’entrata di Augustinsson su Parola dentro l’area svedese, Lahoz lascia correre. Chiellini viene ammonito per una scarpata a Berg in ripartenza. Subito dopo Johansson prende il giallo per una gamba alta su Parolo. Protesta anche la Svezia per un tocco di mano di Darmian nei sedici metri azzurri. L’Italia prova a tessere le sue trame. Una bella verticalizzazione di Jorginho viene girata da Immobile ma da posizione troppo decentrata, c’è solo l’esterno della rete. Dopo un quarto d’ora, Johansson si infortuna da solo al ginocchio e viene rilevato da Svensson (19’). Anche Barzagli finisce sul taccuino dell’arbitro per una calcio a Forsberg. Buffon effettua la prima parata su tiro basso di Claesson. Italia ancora pericoloso con un pallone di Immobile che attraversa lo specchio della porta, prima di finire a Candreva che di potenza calcia alto. Nell’azione si fa male al ginocchio Bonucci, che si fa medicare a bordo campo. Partita giocata sui nervi. Forsberg viene ammonito per proteste dopo un tocco di braccio di Barzagli in area azzurra. Bonucci resta in campo ma zoppica. Al 40’ grossa chance per l’Italia: Immobile si smarca su una nuova verticalizzazione di Jorginho, il tiro viene smorzato dal portiere Olsen e spazzato da Granqvist prima che varchi la linea di porta. Sul prosieguo dell’azione, va al tiro Parolo ma oltre la traversa. Italia caldissima: Darmian per Parolo al centro dell’area, lo “mura” un difensore in maglia gialla. Bonucci arriva a colpire di testa su punizione di Jorginho, palla alta. Al tiro anche Florenzi da posizione decentrata, Olsen ci mette il piede.
A inizio ripresa, Darmian controlla in modo dubbio un pallone in area svedese, poi viene colpito da una ginocchiata di Lustig, per l’arbitro l’esterno azzurro ha fatto fallo di mano. L’occasione ce l’ha Florenzi che su cross di Darmian da sinistra si inventa una girata al volo che lambisce il palo alla sinistra di Olsen. Andresson inserisce Thelin per Toivonen (58’). Al tiro va anche Chiellini, ma Olsen blocca. In ripartenza, ci prova Thelin ma il conclusione non impensierisce Buffon. L’Italia però preme e con Candreva trova un tiro deviato in corner. Ventura opta per un doppio cambio. Belotti ed El Shaarawy entrano al posto di Gabbiadini e Darmian (63’). Su un cross di Candreva da destra irrompe Immobile ma la zampata e fuori. Scintille in campo quando Lustig stende El Shaarawy e si becca il giallo. Su cross di esterno di Florenzi, Lustig ci mette la testa e colpisce la parte alta della propria traversa. Ammonito anche Thelin per una sbracciata su Bonucci a centrocampo. Al 71’ nella Svezia entra il “crotonese” Rohden al posto di Larsson. La pressione azzurra produce un tiro di Candreva ma troppo centrale. Al 76’ Ventura gioca l’ultima carta: Bernardeschi per Candreva. Un’incursione di Chiellini porta alla conclusione Florenzi, la mira proprio non c’è. L’Italia è stanca e subisce un’azione svedese, ma la difesa sbroglia. Su punizione di Jorginho, Parolo di testa chiama Olsen alla deviazione, sulla respinta Immobile è in fuorigioco. Un sinistro di Belotti da fuori area sfila alla destra del palo svedese. All’87’ l’occasione migliore per l’Italia: su torre di Immobile, bomba di El Shaarawy respinta da Olsen. Sull’azione successiva, ancora un colpo di testa di Parolo termina fuori. All’inizio dei 5’ di recupero, proteste azzurre per un tocco di mano di Granqvist, ma il difensore svedese aveva toccato il pallone prima col ginocchio, quindi non è rigore. Giallo anche per Bernardeschi nella bolgia finale: calcione a Larsson. Su un corner, va in area svedese anche Buffon, il tiro di Jorginho termina fuori di poco. L’arbitro ammonisce tardivamente il portiere dei gialli per perdita di tempo. L’ultimo assalto non cambia il risultato, esultano gli svedesi che quasi non ci credono.
"Mi scuso con gli italiani, ma non mi sono dimesso: dovremo fare molte valutazioni". L'unico contropiede azzurro riuscito nella notte più buia della nazionale è quello di Gian Piero Ventura, che si prende le responsabilità tecniche del fallimento ma non lascia il suo incarico